Oggi è un giorno di lutto e di dolore per la famiglia di Sibora Gagani che si aspettava la drammatica notizia della conferma del test del dna, ma non si è mai davvero pronti per un dolore così grande.
“Fino a qualche ora fa c’era una speranza piccolissima – ci ha detto tra le lacrime Elisabeta Shahini, la madre di Sibora che nei giorni scorsi ha fornito il campione di sangue per il confronto con il corpo trovato seppellito dietro un muro – ora non c’è più nulla”.
L’unica cosa che la famiglia di Sibora vuole fare ora, che dopo 9 anni di attesa, di paura, di speranza, è riportare il corpo della ragazza a Nettuno, dove la madre vive con il fratello, per poterla seppellire qui. Nelle prossime ore l’avvocato della famiglia, contattato tramite l’Associazione Penelope, che sostiene ed assiste le famiglie delle persone scomparse, cercherà un contatto anche con la Farnesina, per capire come procedere in questa direzione. I costi per questo trasferimento sono elevati e la famiglia non può sostenerli da sola. Per questo è stato aperto un conto su una carta prepagata per chiedere il sostegno di quanti potranno dare una mano per riportare Sibora dalla sua famiglia. L’iban della carta è IT36N3253203200006571009152, il nome dell’intestataria Elisabeta Shahini.