Anche l’Eurodeputato della Lega, Matteo Adinolfi, ieri mattina ha voluto portare la sua solidarietà ai tanti cittadini presenti al flashmob di protesta presso gli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno per dire no alla chiusura dei reparti di Pediatria e di Ostetricia del nosocomio della Asl Roma 6.
Finora ci si è dovuti confrontare con l’emergenza della pandemia da coronavirus e concentrare la maggior parte delle risorse per prevenire il dilagare del virus, ma ora è tempo di tornare a garantire livelli di assistenza sanitaria su standard europei a tutti i cittadini della Regione Lazio.
“Per questo motivo – spiega l’Europarlamentare della Lega, Matteo Adinolfi – questa mattina ho voluto recarmi presso gli Ospedali riuniti di Anzio e Nettuno per ringraziare il personale medico-sanitario per il lavoro svolto durante la fase 1 della pandemia e portare la mia solidarietà ai tanti cittadini e alle tante mamme che hanno organizzato il flashmob di protesta. Questa struttura fornisce assistenza a circa 150.000 persone durante il periodo invernale e supera abbondantemente le 250.000 persone durante l’estate: per questo è fondamentale riattivare quanto prima i reparti di pediatria e ginecologia e le altre prestazioni sanitarie ridimensionate dall’Asl a causa dell’emergenza Coronavirus e garantire servizi più rapidi e efficienti ai cittadini. Attualmente purtroppo Anzio non dispone di pediatri ed il concorso per le assunzioni non è stato ancora sbloccato, nonostante il fatto che con l’approssimarsi della stagione estiva l’utenza di fatto raddoppi. Mi associo quindi alla richiesta di queste mamme e di questi cittadini che chiedono di tutelare il loro diritto di veder nascere e soprattutto di poter curare qui i loro figli che ora sono costrette a portare ad Ariccia in un ospedale per metà Covid o in altre strutture private”. Lo dichiara in una nota l’Eurodeputato della Lega, Matteo Adinolfi.