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Via della Spadellata ad Anzio, conferenza dei servizio sull’impianto biometano

Riceviamo e pubblichiamo
“Lo scorso 22 febbraio 2023 si è svolta la terza sessione della conferenza dei servizi (CdS) sull’impianto biometano di via Spadellata 5 ad Anzio. La prima sessione si è svolta il 1 febbraio 2021.
Ripercorriamo brevemente la situazione di via Spadellata e dintorni,  dal suo inizio.
Per chi non frequenta i quartieri di Padiglione e  Sàcida di Anzio (e Sandalo – Nettuno), via Spadellata è (stata) una bella strada di campagna, tutta dritta, che parte da via delle Cinque Miglia ad Anzio e arriva a via Cavallo Morto (Nettuno, confine con Aprilia).  All’inizio vi sono alcuni stabilimenti industriali dell’indotto Colgate-Palmolive, il principale della zona. Poi la strada si apre verso la campagna, con alcune aziende agricole, fino ad arrivare all’abitato di Sandalo di Ponente (comune di Nettuno), congiungendosi con via Taglio delle Cinque Miglia.
Purtroppo nel corso degli anni via della Spadellata è diventata un centro di smistamento e smaltimento di rifiuti,   e una discarica illegale di rifiuti di ogni genere e tipo.
Come già scritto, al civico 5 è in esercizio da tre anni l’impianto di produzione di biometano da FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani). Dopo il campo pozzi Spadellata (denominato “Anzio Tor Padiglione” sulla cartografia provinciale) vi sono il centro di smistamento rifiuti comunali  (ora gestito da AET Ciampino) e un altro centro di smistamento rifiuti della società Eco Transport.
L’impianto biometano è stato autorizzato nel 2014; il progetto fu presentato dalla  società Cogec nel 2011;  furono svolte diverse conferenze dei servizi, con la presenza dei principali enti pubblici coinvolti (Regione, province, comune, ASL, ARPA, Vigili del fuoco ecc.). Il  comune di Anzio non informò la CdS che a circa 300 metri dal progettato impianto c’era la scuola Spalviera-Angelita di via Cipriani.  Allora il piano regionale di gestione dei  rifiuti prevedeva una distanza da obiettivi sensibili (come scuole) di almeno 2000 metri.
Il comune di Anzio non informò i cittadini del progetto, e i  cittadini di conseguenza non poterono esprimere alcun parere.
La proprietà del progetto passò alcune volte di mano, con il cambio di ragione sociale da COGEC , poi Anziobiowaste (gruppo Asja ambiente Italia, che costruì materialmente l’impianto)   fino ad arrivare a Biowaste CH4 Anzio srl (gruppo SNAM).
Alcuni cittadini di Anzio, in particolare quelli che ora sono confluiti nel coordinamento Uniti per l’ambiente (UPA) ,  vennero a conoscenza del progetto solo a fine 2015 e solo perché era stato presentato in Regione un altro progetto di impianto biometano (Green Future 2015, nei pressi dell’ex-cinema Multisala Lido), anch’esso a 300 metri dalla scuola Spalviera-Angelita. Nel caso di Green Future 2015 i cittadini fecero valere i regolamenti regionali e l’impianto non ricevette le autorizzazioni.
Nel frattempo, la Città metropolitana di Roma capitale (CMRC)  ha approvato un impianto di stoccaggio e primo trattamento rifiuti della società Eco Transport, sempre a 300 metri dalla scuola Spalviera-Angelita, in via delle Cinque miglia, fronte Colgate-Palmolive.
Torniamo a via Spadellata.
Nel corso della seconda sessione della CdS Biowaste CH4 Anzio, si è trattato di varie tematiche, tra cui quella delle emissioni odorigene (documenti ARPA Lazio) . Nel corso della terza sessione, quella del 22 febbraio 2023,  le emissioni odorigene (peraltro diminuite dall’avvio dell’impianto) sono passate in secondo piano; gli enti aderenti ad UPA hanno fatto notare che dai documenti prodotti nel corso della CdS, è emerso un inquinamento della falda acquifera della zona Padiglione-Sacida. La società Biowaste CH4 Anzio ha prodotto documentazione secondo cui essa non è responsabile della contaminazione da cromo esavalente e da  altre sostanze.  Se Biowaste CH4 Anzio non è responsabile, occorre  comunque quanto prima identificarne le cause,  in quanto aziende agricole e privati cittadini emungono acque di falda.
E’ stata definita una quarta ed ultima sessione della CdS, da tenersi  entro fine marzo 2023, in cui verranno definiti aspetti riguardanti i controlli da parte di ARPA Lazio ed altre tematiche secondarie.
Il comune di Anzio è stato presente alla prima CdS ( 1 febbraio 2021), assente alla seconda (7 settembre 2022), presente alla terza sessione del 22 febbraio 2023 con un responsabile tecnico, che non ha prodotto commenti o documenti, ma ha menzionato lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Il sottoscritto ha fatto presente che in data 23 dicembre 2019, l’allora sindaco di Anzio chiese la revoca dell’ AIA (autorizzazione integrata ambientale) per Anziobiowaste (ex-Cogec, ora Biowaste CH4 Anzio), per motivi di sicurezza e a seguito della presenza della scuola Spalviera-Angelita a 300 metri , insieme a 5 palazzine di edilizia popolare, ed un centro abitato. Sono ampliamente trascorsi i 180 giorni dalla determina  AIA della Regione Lazio del 2014 (termine entro il quale è possibile opporre eccezioni).
Il degrado ambientale, il degrado economico e il degrado  sociale viaggiano di pari passo. Un anno fa vennero arrestate 65 persone, tra i comuni di Anzio e Nettuno, nell’ambito di una inchiesta riguardante la criminalità organizzata,  sullo spaccio di droga e la contaminazione della politica e della economia locale (ad esempio la raccolta ed il trattamento dei rifiuti). Dopo gli arresti il Prefetto di Roma ha istituito una commissione di accesso sia per il comune di Anzio che per quello di Nettuno, che ha portato allo scioglimento dei consigli comunali di entrambi i comuni , lo scorso mese di novembre.
Quando i cittadini si girano dall’altra parte e non esercitano il loro dovere di controllo democratico, allora il tessuto sociale e territoriale si sfalda e si degrada. “Io non mi interesso di politica” dicono alcuni; questa è una frase sciocca, sia perché la politica si interessa di noi (soprattutto quando si tratta di votare) e sia perché denota menefreghismo assoluto per la propria comunità ed il proprio territorio. Uniti per l’ambiente non si interessa dei partiti politici (a cui non chiede favori e con cui non intesse accordi) ma si interessa eccome della politica, intesa come la massima espressione della  vita sociale.
Chissà, speriamo che la catastrofe climatica in atto nel mondo, la pandemia Covid-19 e la guerra in corso in Ucraina servano almeno a svegliare le coscienze delle persone. Ma non ne sono tanto sicuro……….
Anzio-Nettuno 27 febbraio 2023
Marco Mandelli, cittadino di Anzio e di Nettuno, portavoce del Comitato per la difesa del territorio (Anzio) aderente al coordinamento Uniti per l’ambiente