E’ il giovanissimo giocatore dell’Anziolavinio Jacopo Succi a difendersi in prima persona, dalle accuse, mosse dall’arbitro che ha diretto la partita della squadra neroniana contro l’Olbia che lo ha squalificato per dieci giornate (squalifica e mula anche per la tifoseria della squadra) per “aver rivolto espressioni offensive e discriminatorie per ragione di razza e colore all’indirizzo di un calciatore avversario”. Insomma, Succi è stato espulso e poi squalificato perché, secondo l’arbitro avrebbe rivolto insulti razzisti ad un avversario in campo. Circostanza smentita dal calciatore. “Non ho mai detto nulla di razzista – si difende – in campo, il giocatore dell’Olbia mi ha dato un pugno sul petto e sono caduto per terra. L’arbitro ha fischiato una punizione e io gli ho detto che, visto che aveva visto il gesto, avrebbe dovuto espellerlo. Sono rimasto di sasso quando ha estratto il rosso per me. Pensavo fosse finita li, invece quando ho visto il provvedimento delle 10 giornate di squalifica non sapevo che cosa pensare. Ho subito chiamato il giocatore dell’Olbia, anche lui sorpreso, che mi ha confermato di non aver sentito alcuna frase razzista”. Anche sui social network i ragazzi, sia dell’Anziolavinio che dell’Olbia difendono Succi. Daniele Molino, dell’Olbia, ha scritto sulla pagina del portiere dell’Anziolavinio Simone Rizzaro “Sai benissimo che ero li a qualche metro e non ho assolutamente sentito frasi razziste nei confronti dei miei compagni… dunque sono dalla vostra parte”. E sull’episodio l’Anziolavinio ha deciso di presentare immediato ricorso al Giudice sportivo. “Io sono un ragazzo perbene – ha concluso Succi – e quella di aver detto frasi razziste è un’accusa pesante così come pesante la squalifica che di fatto mi lascia fermo fino alla fine del campionato. Una squalifica che sarebbe giusta se avessi detto quello di cui mi siaccusa, ma visto che non è così è di un’ingiustizia incredibile”.
Home Cronaca Anziolavinio – Succi: “Mai detto frasi razziste”, presentato ricorso contro la squalifica