Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Anzio 3 si sono cimentati per due giorni in un percorso di comprensione del fenomeno dei cambiamenti climatici e del global warming.
Ad accompagnarli sono state presenti due ricercatrici dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), operative nell’Area che si occupa di prevenzione dell’inquinamento atmosferico e di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: la dott.ssa Francesca Giordano e la dott.ssa Daniela Santonico. L’attività ha previsto sia sezioni di approfondimento del tema, condotti dalle due specialiste, che esperienze partecipative in cui i ragazzi sono stati protagonisti attivi.
Venerdì 29 marzo, infatti, gli alunni hanno lavorato “per scenari” immedesimandosi in giornalisti impegnati nella stesura di articoli e nella preparazione di servizi che spiegassero al proprio pubblico i fatti, talvolta drammatici, in corso di svolgimento in un ipotetico 2050. I gruppi di lavoro, a classi aperte, hanno costituito delle piccole redazioni che sono partite da un’immagine o da una “velina” che rappresentava ciò che stava accadendo in ambiente urbano, o agricolo, o naturale per i “capricci” del clima. Ai redattori il compito di descrivere, individuare cause ed effetti e possibili azioni di adattamento alle ormai inesorabili conseguenze dei mutamenti in atto. In seguito, un rapido gioco di ruolo ha consentito ai ragazzi di riconoscere ed esprimere le azioni di competenza per i vari ruoli sociali (cittadino, sindaco, guardia parco, medico, scienziato, contadino, ministro, protezione civile) utili a mitigare il global warming o a intervenire efficacemente in condizioni di emergenza in atto (ondate di calore, bombe d’acqua, inondazioni etc.)
Lunedì 1 aprile, invece, l’attività ha riguardato l’esperienza quotidiana dei ragazzi, che hanno rivolto la loro attenzione all’edificio scolastico. Dapprima gli studenti hanno recepito una serie di informazioni sui consumi energetici da fonti fossili, prodotti dalle nostre attività, nelle costruzioni abitative e di lavoro e sui possibili interventi di riduzione degli sprechi e di efficientamento energetico. Successivamente i gruppi di lavoro hanno elaborato delle osservazioni sugli impianti, sulla struttura dell’edificio e sull’area urbana in cui è collocata la scuola, valutando anche l’impatto dei trasporti per raggiungerla quotidianamente e la presenza o meno di mezzi pubblici o di consuetudini di mobilità sostenibile. Inoltre i ragazzi hanno elaborato un vademecum di buone abitudini da mettere in atto per la riduzione delle emissioni e il risparmio idrico ed energetico nel proprio edificio scolastico.
Diverse le finalità perseguite nelle due giornate: migliorare le informazioni su un fenomeno che ha conseguenze di vasta portata di tipo ecologico, economico, sociale e culturale per le future generazioni, ma anche farsi parte attiva della crescita di consapevolezza sulle azioni possibili per non rendere oltre misura drammatiche le conseguenze e predisporre i necessari adattamenti a quei cambiamenti ormai inevitabili, che gli interventi poco tempestivi ed efficaci finora messi in atto hanno prodotto.
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