Home Politica Ospedale militare, in Comune la bozza del Protocollo d’intesa per la cessione

Ospedale militare, in Comune la bozza del Protocollo d’intesa per la cessione

E’ datata 2022 la Bozza del Protocollo d’Intesa che il Comune di Anzio, sotto la guida dell’allora Sindaco Candido De Angelis, aveva realizzato in collaborazione con gli uffici del Ministero della Difesa che hanno fattivamente contributo al testo, con l’obiettivo comune di arrivare alla “Razionalizzazione e valorizzazione di immobili presenti nel territorio comunale”, con riferimento particolare all’Ospedale militare di Anzio, di recente finito nella lista del Ministero per la riconversione a Carcere.
La bozza di Protocollo per la cessione di quell’immobile di pregio, a due metri dal mare e dalla Villa Imperiale, immerso in un parco verde da anni inaccessibile ai cittadini, era in fase avanzatissima.
“Con il presente Protocollo d’intesa le Parti – si legge nella bozza – nell’ambito delle rispettive attribuzioni e ferma l’adozione dei provvedimenti di competenza dei rispettivi Organi deliberanti, intendono avviare un rapporto di collaborazione istituzionale, nel rispetto delle previsioni normative richiamate in premessa, finalizzato a precostituire le condizioni necessarie per assicurare rapidità ed efficacia nel perseguimento dell’obiettivo strategico condiviso di razionalizzazione, riqualificazione e valorizzazione di immobili militari in uso alla Difesa ubicati nel territorio comunale di Anzio.
In tale prospettiva, la progettualità riguardante gli immobili militari in questione verrà attuata attraverso: la concessione a titolo oneroso da parte del Ministero della Difesa al Comune di Anzio, per il tramite di Difesa Servizi S.p.A., di aliquote della caserma “Bocchetti”, ai fini della realizzazione di spazi destinati a verde pubblico ed allo sviluppo di iniziative di natura storico-culturale, anche in sistema con aree archeologiche già esistenti nelle immediate vicinanze;
la valorizzazione e l’affidamento in concessione dei sedimi mantenuti in uso al Ministero della Difesa ad operatori economici, individuati da Difesa Servizi S.p.A., prevedendo un uso duale (militare/civile) degli stessi, in grado di assicurare il soddisfacimento delle esigenze istituzionali della Difesa nonché di consentire una ricaduta positiva in termini di riqualificazione e di sviluppo del tessuto urbano.
Per il buon esito dell’operazione, il Comune di Anzio svolgerà le attività di propria competenza affinché per gli immobili militari individuati nel presente Protocollo d’intesa sia possibile addivenire alla valorizzazione in dual use di cui al precedente comma 2)”.
Il documento riporta poi i dettagli del portafoglio immobiliare compreso nel Protocollo (La cooperazione istituzionale tra le Parti riguarda: la caserma “Bocchetti”, situata in via Roma n. 1, avente una superficie complessiva di circa 15 ettari, meglio identificata nell’ortofoto in Allegato “A”; il compendio denominato “ex Batteria Siacci”, ubicato in zona adiacente il centro urbano, avente una superficie di circa 5 ettari, meglio identificato nell’ortofoto in Allegato “B”. Le informazioni relative agli aspetti catastali ed ai vincoli storico-artistici, ove necessario, saranno acquisite e completate a cura del Tavolo tecnico di cui all’Art. 5.) a cui di fatto, mancava solo la firma.
Ora tutte le realtà politiche cittadine si sono schierate contro la possibile apertura di un carcere ad Anzio, ma se anche questa eventualità si dovesse realizzare sembra incredibile che possa essere destinata a questo scopo una struttura immersa in un parco fronte mare, a due passi da siti archeologici di pregio che, tra l’altro, meriterebbero maggiore cura e attenzione.
J.B.