Home Cronaca Il dramma della scomparsa di Sibora, ora si attende l’esito del Dna

Il dramma della scomparsa di Sibora, ora si attende l’esito del Dna

Ci sono volute quattro visite e intensi controlli nell’appartamento, un attico situato in via García de la Serna, quartiere Calvario di Torremolinos per trovare un corpo seppellito tra le pareti. Molto probabilmente quello di Sibora Gagani, scomparsa 9 anni, dopo essere andata in Spagna con Marco Gaio Romeo, di Nettuno. Ieri, gli agenti della Polizia di Stato spagnola hanno individuato un cadavere dietro un muro della casa, come aveva dichiarato Marco Romeo dopo essere stato arrestato per l’omicidio di un’altra donna. Tutto indica che i resti corrispondono proprio a Sibora Gagani, l’ex compagna del sospettato, scomparsa dal 2014.
A partire dal primo pomeriggio di ieri una squadra di poliziotti in borghese si è presentato presso l’abitazione, dove ora risiede un’altra coppia, per effettuare una nuova perquisizione. Dopo una ricerca esterna hanno perforato i muri e inserito microtelecamere, ma non ha funzionato. Poi è stato deciso di provare con un sistema a raggi X, e così è stato possibile localizzare la parete dove si trovava il corpo. Il cadavere era dentro una cassa di legno.
Quella stessa notte, il medico legale si è recato presso l’abitazione per procedere alla rimozione della salma, al momento non identificabile con certezza. Saranno i test del Dna a confermare, come sembra, che si tratti della giovane donna italo-albanese, scomparsa nel luglio del 2014 dopo aver interrotto la relazione con Marco.
Ed è stato proprio Marco, in carcere a confessare e poi ritrattare l’omicidio di Sibora.  L’indagato si era persino offerto di accompagnare lì i poliziotti per indicare dove aveva nascosto il corpo, ma alla fine non l’ha fatto.
I tecnici, per riuscire a trovare la cassa con il corpo hanno ispezionato ogni tramezzo dell’appartamento, utilizzato rilevatori e perforato diversi punti dell’edificio attraverso i quali hanno introdotto telecamere nel caso in cui fossero nascosti resti umani all’interno. La ricerca si è conclusa senza trovare il corpo di Sibora. Gli agenti sono rientrati nell’abitazione in altre due occasioni con lo stesso obiettivo e hanno svolto nuovi accertamenti, sempre senza successo. Fino a questo martedì. Da quando la giovane donna è scomparsa, tutti gli sforzi per ritrovarla sono finiti in un vicolo cieco. Finché il 17 maggio Marco è stato arrestato come autore dell’omicidio di un’altra ex, Paula e gli inquirenti hanno riaperto il caso della scomparsa di Sibora.
Marco Gaio Romeo e Sibora hanno iniziato la loro relazione nel 2009 a Nettuno e l’anno successivo hanno deciso di trasferirsi in Costa del Sol, dove la giovane donna – entrata in Spagna con un documento falso, proprio come Paula (l’altra donna uccisa da Romeo) lavorava nel settore alberghiero. Sibora parlava ogni giorno al telefono con la madre, che vive a Nettuno. Finché all’improvviso non l’ha mai più sentita. La giovane aveva lasciato Marco poco prima che ciò accadesse e si era trasferita in un appartamento sempre a Torremolinos. Come verificato dalla polizia, è scomparsa senza prendere il cellulare, senza vestiti e lasciando tutte le sue cose in casa. Alla luce delle prove, gli inquirenti l’hanno considerata una scomparsa “ad alto rischio” ma non c’erano indizi contro Romeo. Marco Romeo è sospettato anche di altre sparizioni.