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Il 10 gennaio si rientra a scuola, ma con le nuove direttive: cosa cambia

Foto d'archivio

Il 10 gennaio fatidica data per studenti e docenti: si rientra a scuola dalle vacanze natalizie. Via pandori e panettoni da lunedì si torna tra i banchi di scuola. A preoccupare al rientro però non saranno solo interrogazioni e verifiche, ma anche il trend in crescita dei casi covid. Tra Anzio e Nettuno infatti si contano quasi 2.500 casi e la prima missione del 2022 è diventata garantire il rientro a scuola in sicurezza e, soprattutto, in presenza.
In soccorso agli studenti sono arrivate le direttive del governo sulla Didattica a distanza per stabile come e quando sarà necessario fare lezione da casa.
Partendo dalla scuola dell’infanzia, dove i bambini non sono vaccinati e non indossano le mascherina ma il corpo docente ha l’obbligo del vaccino e dei dispositivi di sicurezza individuali, l’intera classe verrà messa in quarantena con un solo caso positivo.
Più complicata è la normativa per la scuola primaria, le scuole elementari, dove gli alunni rientrano nella fascia 6-11, quindi vaccinabili. Alle elementari in presenza di un caso di positività nella classe, si applica lo screening, quindi gli alunni vengono individualmente sorvegliati con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi alla scoperta di un caso positivo e da ripetersi dopo cinque giorni. La classe va’ alla didattica a distanza per 10 giorni, in presenza di almeno due positivi.
Nelle scuole secondarie, di primo e secondo grado, quindi scuole medie e superiori, dove molti alunni, docenti e personale Ata hanno ricevuto il ciclo vaccinale, si andrà in quarantena in presenza di tre casi positivi. Ha lasciato a lungo discutere il tavolo tecnico per decidere le direttive per le scuole secondarie, ma alla fine ha prevalso una direttiva di equilibrio, quindi con un positivo è prevista l’auto-sorveglianza per tutta la classe, quindi tamponi e test a discrezione personale, e l’uso delle mascherine Ffp2. Si rimane in presenza quindi con un solo positivo, ma le cose si complicano quando i positivi in una classe sono due: il governo ha preso la linea della distinzione tra supervaccinati (cioè che hanno la terza dose) e chi ha solo due dosi.
Andranno in Didattica a distanza, per 10 giorni, tutti gli studenti che hanno ricevuto due dosi o che sono guariti dal coronavirus da più di 120 giorni, rimangono in presenza gli alunni che hanno ricevuto la dose booster (terza dose) o sono guarito da meno di quattro mesi, con l’obbligo di autosorvegliarsi con tamponi periodici.
Con 3 positivi in classe, ancora, tutta la classe farà lezione on-line con la didattica a distanza per 10 giorni.