Home Politica Anzio – Cafà, Nolfi e Salsedo, le dimissioni sono revocabili

Anzio – Cafà, Nolfi e Salsedo, le dimissioni sono revocabili

“A seguito delle dimissioni irrevocabili protocollate il 12 luglio siamo qui a chiarire le motivazioni che ci hanno portato a tale azione”. Questo l’inizio di una nota stampa inviato dall’ex assessore Laura Nolfi ma a nome anche di Roberta Cafà e Valentina Salsedo, in cui, per amore di verità, si chiarisce ben poco se non il fatto che i due assessori e il consigliere stanno preparando la strada per una rientro in giunta.

“Tale decisione – aggiungono con riferimento alle dimissioni – è stata motivata dalla mancanza di trasparenza nei rapporti personali ed incomprensioni caratteriali che hanno portato ad una prevaricazione nel confronto sull’attività amministrativa da parte di alcuni colleghi. A distanza di un anno dalla riconsegna delle deleghe è venuto meno il principio di collaborazione e di collegialità che dovrebbe essere la leva del progresso per una buona amministrazione,  in luogo di un sistema di accuse destinate ad evidenziare il nostro “fare troppo” ed a confondere un maggior impegno profuso per  la città  rispetto alla corsa per una maggiore visibilità. Nonostante le ingiuste accuse e le notevoli pressioni, si è tentato da parte di entrambe, di chiarire le difficoltà al Sindaco, consapevoli che amministrare una Città come Anzio, la nostra Città, è  “un onore”, oltre che una missione. Non era più sostenibile prestare il fianco a critiche sterili sul nostro operato, deviando l’attenzione rispetto a ben altri problemi che gravano su una Città. Non è semplice condividere tavoli di lavoro dove a vincere è chi alza la voce, prendendo sempre più coscienza di come, se si avesse altrettanta forza, si potrebbero raggiungere grandi risultati. A seguito di un intenso confronto con il Sindaco in questi giorni,siamo sempre più convinte che occorre trovare la giusta soluzione per ricominciare ad amministrare una città che chiede risposte.Abbiamo condotto in nostro incarico fiduciario conferitoci mettendo a disposizione il nostro tempo,le risorse e le conoscenze personali,ma soprattutto con il desiderio di contribuire al rilancio di una città che merita di essere,in primis,tutelata e promossa. Vorremmo che tale amarezza serva per fermarsi un momento,elaborare nuove strategie e ripartire con uno spirito orientato esclusivamente verso il progresso. Riconosciamo al Sindaco Luciano Bruschini la grande esperienza e  le competenze per trovare il giusto equilibrio e proseguire nel mandato con la dovuta serenità, contrastando le sterili discussioni ,evitando le incomprensioni che potrebbero ostacolare la buona amministrazione. Anche il Consigliere Valentina Salsedo, stanca di assistere alle incomprensioni  e condividendo in pieno le amarezze delle colleghe Cafà e Nolfi, ritiene che l’unico modo per il rinnovamento sia quello di rimettersi in carreggiata, unendo le proprie competenze, orientandosi verso il bene comune. Solo mostrando coerenza, condividendo gli obiettivi ed accogliendo le innovazioni sarà possibile ripartire, in sinergia. Oggi ci ritroviamo testimoni di un sistema che potrebbe decollare, ma che stenta a  partire. Un nuovo inizio per continuare a “fare” il bene della città e dei cittadini. Spetterà al Sindaco recepire il “grido di aiuto”, analizzare i bisogni del tessuto sociale, culturale e politico e ridefinire una soluzione idonea per una  ri-partenza orientata al progresso della Città”.

Insomma in una nota stampa in puro politichese, in cui si punta il dito contro gli atteggiamenti dei colleghi di maggioranza senza farne i nomi, si sostiene apertamente che l’amministrazione non sta facendo il bene della città e non da risposte e si accenna infine, comunque, ad una ripartenza, di cui tutte e tre sembra faranno parte. E chissà se ci saranno anche i colleghi urlatori e prepotenti oppure se la Nolfi, la Cafà e la Salsedo pensano che cambieranno le cose (o le persone) magari con una strigliata del Sindaco, che migliorerà le cose… fino alle prossime dimissioni irrevocabili ovviamente, per almeno due settimane.