Home Cronaca Nettuno – Consulenze, assolto Chiavetta condanne per Segretario e dirigente

Nettuno – Consulenze, assolto Chiavetta condanne per Segretario e dirigente

Si è concluso con l’assoluzione dell’ex Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e dei due componenti del Nucleo di valutazione dell’ente Claudio D’Angiolella e Armando Iuliano. Il procedimento della Corte dei conti relativo alle consulenze dell’ente nel periodo che va dal 2010 al 2012. Condanna invece per l‘ex Segretario comunale Raffaele Allocca e l’ex Direttore generale dell’Ente Gianluca Faraone oggi in quota al comune nel settore Ambiente e Servizi sociali.

Dopo il proscioglimento, in sede di udienza preliminare, per le assunzioni di staff negli uffici comunali perché il fatto non sussiste, l’ex primo cittadino ottiene anche una assoluzione per la vicenda alla mancata comunicazione degli incarichi affidati al dipartimento della Funzione pubblica presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e la mancata pubblicazione (che invece era obbligatoria) sul sito istituzionale del Comune degli incarichi di consulenza affidati fra il 2010 e il 2012. Proprio la mancata trasparenza degli incarichi era motivo ostativo per il Comune per il riconoscimento e la corrispondenza ai dirigenti di riferimento della cosiddetta retribuzione di risultato, che invece è stata comunque erogata.

A pagare secondo i giudici, dovranno essere l’ex segretario Raffaele Allocca e l’ex direttore generale e oggi dirigente Gianluca Faraone che, in quanto firmatari delle delibere, sono responsabili del danno subito dall’Ente e condannati a rifondere il danno erariale al Comune, indennità legittime ma impossibili da versare proprio per la mancata pubblicazione sul sito e la il loro riconoscimento – si legge nel dispositivo di sentenza – non era un atto dovuto. Faraone dovrà quindi restituire la somma di 41.506,33 euro mentre Allocca di 148.416,23 euro oltre alla rivalutazione, computata su dette somme dalla data di erogazione fino alla sentenza, e gli interessi, dalla sentenza sino al soddisfo. Essi devono altresì risarcire le spese del giudizio pari a 3.459,84 euro.