In merito all’ultimo articolo da voi pubblicato sui fatti del Borgo di Nettuno, l’ennesimo in cui si fa una narrazione parziale dei fatti ingigantendone i dati e dipingendo il Borgo come una realtà di confine, i commercianti di via del Baluardo intendono chiedere una rettifica atta a limitare i danni economici, di immagine e morali che ne conseguono. Pur comprendendo la vostra necessità di colpire il lettore, auspichiamo che verifichiate nell’immediato i fatti prima di gettate in pasto a errate interpretazioni i lettori. Le attività commerciali suddette hanno a cuore la sicurezza evidentemente nel proprio interesse, sono esercizi commerciali che pagano le tasse, osservano le regole e pagano una sicurezza privata proprio per avere più tranquillità nei giorni di maggior afflusso.
Non si capisce bene il perchè dei reiterati tentativi a raccontare un borgo, meravigliosa movida di Nettuno, come invece una casba dove si ferma la legge e tutto è possibile, lasciando oltretutto intendere che chi gestisce i locali di quella zona sia il vero fautore di irregolarità e nefandezze. Una sana informazione è tale solo se capace di contemplare le parti e troppo spesso gli esercizi in questione sono stato sbattuti in prima pagina sotto le accuse infamanti di chiunque. Crediamo sia nostro diritto pretendere un ridimensionamento della narrazione, una descrizione più aderente alla realtà e dove questo non sia possibile, non romanzare una verità gia tanto bistrattata. Siamo pronti a segnalare all’ordine dei giornalisti chiunque, con un facilissimo copia e incolla si renda complice di questo assurdo gioco al massacro. Invitiamo altresì i giornalisti in questione a venire per passare una serata con noi, scopriranno che in borgo è frequentato per la maggioranza da brave persone che arrivano con il solo scopo di divertirsi e stare insieme. Quando questi casi di liti, pochi per fortuna avvengono, occorrerebbe classificarli per quello che sono, episodi isolati, e riconoscere che i commercianti stanno facendo tutto quello che è in loro potere per evitarli.
Ci aspettiamo una rettifica in cui si esonerino responsabilità di mala gestione da parte dei commercianti, e sopratutto una collaborazione per il bene di tutti. In fondo c’e gente che si guadagna il pane onestamente e nelle regole previste che il danno procurato rischia di mettere in serio pericolo.
I commercianti di via del Baluardo
La lettera genericamente firmata dai commercianti di via del Baluardo merita nell’immediato una risposta. In primis i commercianti chiedono una rettifica in merito ad un articolo e una “rappresentazione del Borgo”, in cui i fatti narrati non vengono in alcun modo smentiti. Non solo. A confermare la gravità dell’episodio della rissa dello scorso sabato, oltre ai residenti, alle guardie giurate anche e soprattutto le condizioni del giovane finito in ospedale con il volto devastato dalle fratture. Nell’articolo non si fa mai riferimento ad eventuali responsabilità dei locali e non si comprende la richiesta di smentire una notizia mai data.
A fronte della richiesta dei commercianti di via del Baluardo, che accusa la stampa (ed è pronta a segnalare la situazione all’ordine dei giornalisti) di alterare la realtà, c’è il comitato dei residenti che accusa sempre la stampa di non dare voce ai cittadini che lamentano una situazione di pericolo e invivibilità. Ringraziamo i commercianti di via del Baluardo che ci forniscono la loro personale chiave di lettura su quelli che vengono definiti “episodi isolati” ma questa versione si, altera la realtà. Ricordiamo ai commercianti e ai residenti di via del Baluardo che la scorsa estate è stato necessario attivare mirati e costanti controlli nei fine settimana da parte delle forze dell’ordine, a fronte di una conclamata situazione di scarsa sicurezza. E, nonostante la presenza pressoché continua delle forze dell’ordine, non sono mancate liti, tensioni ed episodi da segnalare che in nessun caso ci sentiremmo di classificare come “episodi isolati”. Per quello che ci riguarda continueremo a raccontare la cronaca del Borgo con attenzione e puntualità, guidati dalla volontà di informare al meglio delle nostre possibilità su cosa realmente accade. Non certo per creare facili allarmismi né per sminuire seri episodi di cronaca.
