Mentre le autorità ricordavano in piazza ad Anzio e Nettuno il 25 Aprile e i valori dell’antifascismo vandali sia di destra che di sinistra hanno imbrattato la città con scritte vergognose sui muri. Dopo la scritta all’ingresso del parco Palatucci a rovinare il muro di cinta dei giardinetti di via della Liberazione, sulla salita che porta a Cretarossa – rimessi a nuovo da poco in occasione dell’intitolazione dello slargo a don Vincenzo Cerri – una frase che si commenta da sola. L’unica certezza, alla luce dei fatti, è che l’inciviltà non conosce colore politico e che gli estremi, in un modo assurdo e tragico, si somigliano fin troppo.
