Mentre si resta in attesa di conoscere la data del voto ad Anzio e Nettuno, torniamo a parlare con l’avvocato Massimo Corsini, tra i possibili candidati alla carica di primo cittadino.
Sono passati circa tre mesi da quando ha manifestato la sua volontà di candidarsi a Sindaco della Città di Nettuno alle prossime elezioni amministrative – chiediamo – la cui data non è ancora certa, nonché la sua disponibilità ad un impegno condiviso per il territorio, cosa è cambiato?
“In questi mesi – risponde l’avvocato Corsini – mi sono impegnato nel cercare e trovare un dialogo con diversi attori e gruppi politici tradizionali, oltre che con i movimenti civici, dando il più possibile ascolto a chi chiede una amministrazione trasparente e capace, che abbia come suo centro la comunità, nelle sue diverse articolazioni, nella consapevolezza che oggi, fare politica, significa dare e non ricevere”.
Quindi sta lavorando per portare avanti un progetto e un programma elettorale?
“Il mio attuale impegno – spiega Corsini – si snoda in due distinte ramificazioni. Da un lato, la creazione di un gruppo sempre più coeso, capace di individuare le problematiche del territorio di Nettuno e dare risposte positive. Dall’altro, l’elaborazione di un programma elettorale che mi auguro di condividere presto con la cittadinanza. Alcuni punti saranno centrali, come la creazione di una commissione sulla legalità, il problema della microcriminalità, la valorizzazione dello sport, la ristorazione, l’annosa questione delle discese al mare e della fruizione delle spiagge, la riorganizzazione della struttura amministrativa, valorizzando le risorse capaci”.
In queste ore – chiediamo – si parla di un suo ricorso amministrativo avverso la proroga dell’affidamento della gestione del Comune di Nettuno alla Commissione straordinaria. Quali sono i motivi che la hanno portata a questo passo?
“Riconosco l’importanza nonché il valore del contrasto alla criminalità organizzata – spiega – e dell’azione posta in essere dal Ministro dell’Interno attraverso la nomina della Commissione straordinaria composta dal Prefetto Antonio Reppucci, dal Viceprefetto Tania Giallongo e dal Commissario Gerardo Infantino, a seguito dei fatti che hanno condotto alla nota ‘Operazione Tritone’, nel momento in cui si era insinuato il dubbio di una esposizione dell’amministrazione a pressanti condizionamenti, che avrebbero compromesso il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale. Allo stesso modo, riconosco l’importanza nonché il valore dell’azione posta in essere dal Ministro dell’Interno Piantedosi, dalle Procure presso i Tribunali di Roma e Velletri, dalla Commissione straordinaria, dalle forze di polizia nonché da ogni altra Autorità intervenuta, ciò avvenuto sempre nel superiore interesse della comunità di Nettuno. Ciononostante, il perdurare dell’affidamento, ormai al limite temporale previsto dal TUEL, non può che condurre alla lesione dei principi di democrazia previsti dalla Costituzione, base e fondamento dell’azione amministrativa”.
Dunque, quale obiettivo si prefigge?
“Il mio auspicio – ha detto in conclusione l’avvocato Corsini – qualora sia confermata la proroga, è che siano consentite le elezioni amministrative in turno straordinario da tenersi nel periodo intercorrente tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2024, cercando, fino ad allora, il massimo dialogo tra tutte le parti, nel pieno rispetto reciproco”.