Ardea è tra i primi comuni del Lazio a prevedere un registro della bigenitorialità: l’iniziativa vuole andare in contro ai bambini che si trovano ad avere più di un domicilio, soprattutto nel caso che io loro genitori siano separati, divorziati, o nel mezzo di questi procedimenti. Il registro dovrebbe concretamente aiutare questi bambini a vedere equamente coinvolti entrambi i genitori nelle vicende scolastiche, nelle comunicazioni provenienti dalla scuola e tutto quello che ne concerne. Al registro potranno essere iscritti i figli di tutti i genitori con residenze diverse, qualunque ne sia il motivo.
La residenza del minore resterà una sola, ma le comunicazioni che lo riguardano dovranno fare riferimento ai due domicili indicati dai genitori. Già presente in altre grandi città come Parma e Torino, il registro della bigenitorialità, “È un segnale democratico che il Comune vuole dare per tutelare principalmente i minori che sono figli di coppie divorziate o separate – ha spiegato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – Siamo tra i primi comuni del Lazio ad approvare un atto del genere. È importante che l’esperienza di Ardea, realizzata grazie anche all’associazione Adiantum, possa essere replicata”. (di Daniele Mancin)
