Di Ciro Mariano Micino
La mamma è un dono, una creatura eccezionale e, per chi ha la fortuna di viverla, un regalo, forse tra i più grandi che si possano concedere all’essere umano.
È un ruolo non semplice, credo estremamente delicato e pieno di complessità.
È difficile spiegare a parole uno tra i più immensi significati che custodisce gran parte della bellezza della vita di un essere umano. Bellezza, la bellezza dei gesti, dell’impegno e del costante amore che una mamma può donare ai figli.
È una figura di riferimento, enormemente importante.
Tante poesie, romanzi, dipinti e rappresentazioni cinematografiche sono state dedicate alla figura genitoriale femminile, facendo emergere le più svariate sfumature, fragilità e punti di forza di quest’ultima.
Mamma è una parola ricca di intimo significato, è una definizione colma di amore e comprensione, carica di gentilezza e sensibilità.
Figura dedita spesso al sacrificio, ricca di risorse e al tempo stesso fragile.
Combattente, in ogni epoca vissuta dall’essere umano e molte volte tormentata.
La mamma è un esempio di valori e fermezza ed è incantevole quanta forza possa dare ai figli; è un amore delicato che riscalda l’animo e ha la grandezza di farti sentire speciale, unico.
Per le ragioni più svariate, spesso non si ha la fortuna di viverla pienamente e in altre situazioni, altamente difficili, i vari contesti possono essere più duri.
Ai giorni nostri è speranzoso ricordare l’amore autentico tra una madre e un figlio e quanto coraggio ci vuole per prendersi cura di una persona. Esistono molteplici circostanze in cui l’assenza di una mamma biologica non preclude l’amore, perché altre persone si dedicano all’altro. È importante rendere omaggio a quest’ultime che, senza secondi fini, accudiscono un conoscente, un nipote, un amico o un estraneo, con un amore simile a quello di una madre per un figlio.