Home Politica Laboratori analisi chiusi, i vertici Asl: “Per i cittadini non cambia nulla”

Laboratori analisi chiusi, i vertici Asl: “Per i cittadini non cambia nulla”

Un laboratorio analisi

“Il decreto del Commissario ad Acta 219/2014, che ridisegna il modello organizzativo dei laboratori di analisi della regione secondo una rete di centri hub e spoke, non penalizza in alcun modo i cittadini della Asl Roma 6, anzi garantisce efficienza e contenimento dei costi. I nostri laboratori non chiuderanno, tantomeno i centri prelievi: per i cittadini non cambierà nulla, effettueranno i prelievi, e ne ritireranno gli esiti, negli stessi presidi di sempre e non ci saranno interruzioni di attività”, afferma Narciso Mostarda, Direttore generale Asl Roma 6.

“Quello che sta accadendo è che la Asl Roma 6 è inserita in un cronoprogramma che prevede lo sganciamento progressivo, solo per le analisi di routine (che rappresentano la maggioranza), dai nostri centri prelievi alla Asl Roma 2”, prosegue Mostarda. “I laboratori della Asl Roma 6 continueranno a effettuare tutti gli esami di batteriologia e le emergenze dei pazienti ricoverati, che necessitano di tempistiche più compresse. Come già ribadito più volte, a spostarsi saranno le provette e non le persone. Sarà nostra cura monitorare costantemente e con la massima attenzione che non ci siano disservizi, che finora non si sono verificati. Ovviamente siamo attrezzati a far sì che il materiale soggetto a spostamenti non si alteri”.

Il dca e la gara regionale hanno previsto anche il rifacimento dei laboratori della Asl Roma 6: “A dimostrazione del fatto che non c’è alcuna chiusura in programma, sono in cantiere un rinnovamento strutturale dei nostri laboratori e l’ammodernamento delle nostre tecnologie a Velletri, Frascati, Ospedale dei Castelli e Anzio”.

 

Questa la replica del Direttore Narciso Mostarda all’alme lanciato in questi giorni da diverse testate e da diversi ospedali in merito al nuovo sistema di analisi del sangue organizzato a carattere regionale. Una risposta, che importante dirlo, non soddisfa gli operatori e neanche i cittadini. Quello che il Direttore Mostrarda non spiega è come si possa considerare ‘conveniente’ e per chi il fatto che la Asl Roma 2 abbia ben 2 hub di rilievo e la Asl Roma 6 neanche uno, neanche al nuovissimo e super costoso ospedale dei Castelli. Sono scelte che penalizzano i territori e i cittadini. La gestione ‘parsimoniosa’ della sanità ha portato, dati alla mano, ad una fuga dei malati verso altre Asl e questo depotenziamento infinito non è più accettabile. (eb)