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Risolto il mistero dell’uomo ferito alla testa a Lavinio: dissequestrato il locale

E’ stato dissequestrato ieri il locale di Lavinio in cui, si presumeva fosse stato aggredito il titolare, che poi si era portato in strada per chiedere aiuto prima di finire a terrà svenuto. Lo stato di incoscienza dell’uomo, con una brutta ferita alla testa e una copiosa perdita di sangue, era durato oltre una settimana. In parte indotto dai medici che avevano dovuto suturare d’urgenza la vena si era poi protratto anche dopo a causa di una ripresa costante ma lenta. Nell’immediatezza dei fatti i Carabinieri avevano avviato le indagini, ma non era chiaro se l’uomo fosse stato aggredito oppure se si fosse fatto male da solo. Lo scenario a cui si sono trovate di fronte le forze dell’ordine era compatibile con entrambe le ipotesi. Oggi il mistero è sciolto. L’uomo, probabilmente in uno stato di non perfetta lucidità, è caduto nella cucina del locale e si è procurato la ferita alla testa. Quindi è uscito fuori a cercare aiuto ed è stata probabilmente questa la scelta che gli ha salvato la vita. Una persona di passaggio lo ha visto ed ha chiesto subito l’intervento dei Carabinieri e di un’ambulanza. I medici lo hanno salvato dal dissanguamento a cui sarebbe andato incontro se fosse rimasto per terra nella cucina del locale. Subito dopo i fatti, non essendo chiara la dinamica, per consentire le indagini ed evitare la possibile contaminazione della ‘scena’ dell’incidente, i carabinieri avevano sequestrato la cucina. Oggi tutto è risolto: niente aggressione, nessun tentato furto e il dissequestro del locale. I titolari pensano alla riapertura entro venerdì.