Un discorso brevissimo (in sala Nanda Salvatori, Simonetta Petroni, Daniela De Luca, Danilo Conversi e tutto lo staff del gruppo) perché si guarda al futuro e non al passato, ed è importante spiegare come si intende andare avanti. Quindi, dopo aver illustrato il metodo della condivisione delle priorità e delle scelte ma anche dei metodi di attuazione, Mancini ha passato la parola all’ex assessore Simona Sanetti che si è rivolta ai presenti. “Non dovete avere timore di essere etichettati politicamente – ha detto alla platea – e dovete andare a tutti gli incontri della politica, per far presenti a tutte le forze politiche quali sono le vostre esigenze, cosa vi serve. Cultura e sociale, le intenzioni e le esigenze di questi settori devono essere argomenti di campagna elettorale, dovete parlare con la politica e chiedere quello che vi serve, fare in modo che le vostre esigenze entrino nell’agenda di tutti. Le idee vanno prese e sviluppate, questo è quello che vogliamo fare oggi ascoltarvi ed inserire le vostre esigenze nel nostro programma, come avevamo iniziato a fare alla guida della città. Uffici bloccati, progetti fermi, fondi a rischio. Ho trovato un deserto. Abbiamo creato il Dopo di noi e oggi siamo capofila del progetto già finanziato dalla Regione. Il Comune da solo non va da nessuna parte le Associazioni sono essenziali. Abbiamo iniziato a ricostruire una rete. La ‘forza’ sul territorio c’è, va messa in rete, abbiamo avviato i tavoli tematici fermi da otto anni, abbiamo creato l’Albo delle associazioni. Il passo successivo, che è un po’ un obbligo tutti i servizi sociali dovranno essere integrati, Anzio e Nettuno, territorio unico. La rete è l’inizio della coprogettazione, con un bando, si selezionano i progetti, si seleziona un partner dell’amministrazione e si inizia a lavorare. Un lavoro che non sarà solo di gestione, ma anche di programmazione per rispondere ad esigenze reali e ideare servizi che mancano”. Quindi è iniziato il dibattito e lo scoramento di chi crea un’Associazione per dare voce ad un’esigenza , un problema, è tanto anche per l’incapacità della Pubblica Amministrazione di dare un sostegno non solo economico ma organizzativo. Una ad una le realtà locali hanno fatto presenti disagi e problemi. Carenza di spazi, sedi inadeguate, sfratti ma anche la difficoltà di accedere ai fondi perché spesso le singole realtà non hanno capacità progettuale. Gli Ex Assessori hanno messo a disposizione la sede, per dare il via ad una serie di incontri tra le parti e per mettere in rete chi ha problemi ed esigenze comuni. Anche altre Associazioni hanno avviato un dialogo tra di loro, hanno messo a disposizione spazi gli uni a sostegno degli altri.
A chiudere l’incontro Daniele Mancini. “Le Associazioni devono mettersi in gioco, fare rete, presentare progetti al Comune, farsi parte attiva. Noi ci poniamo come facilitatori per dare il via a questa rete. Servono persone e azioni non altro. Non bisogna inventarsi nulla noi qui siamo a disposizione con la nostra sede e le nostre professionalità, se vi serve una mano per la progettazione abbiamo la nostra esperienza da offrirvi. La rete – ha concluso – spero sia chiaro, è l’unica strada per farsi valere”.