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Folla nella sede degli Ex Assessori, a confronto sulla ‘Rete’ nel III Settore

Doveva essere un incontro di promozione politica ed invece è stato un momento di confronto che mancava da tempo tra le Associazioni del Terzo Settore.

Doveva essere un incontro di promozione politica ed invece è stato un momento di confronto che mancava da tempo tra le Associazioni del Terzo Settore. Dall’Assistenza disabili al teatro, allo sport oltre venti Associazioni locali si sono riunite ieri sera in via Cattaneo presso la sede elettorale degli Ex Assessori di Nettuno.  Gli Ex hanno fatto da tramite e, fin dal primo appuntamento, hanno contribuito a sottolineare con forza il valore della ‘rete’ tra i presenti.  Il primo a prendere la parola è stato il candidato a Sindaco Daniele Mancini che si è preso ‘due minuti’ per presentare squadra e progetti, ma anche metodo di lavoro, quello della tavola rotonda, della coprogettazione.

Più di qualcuno non è riuscito ad entrare

Un discorso brevissimo (in sala Nanda Salvatori, Simonetta Petroni, Daniela De Luca, Danilo Conversi e tutto lo staff del gruppo) perché si guarda al futuro e non al passato, ed è importante spiegare come si intende andare avanti. Quindi, dopo aver illustrato il metodo della condivisione delle priorità e delle scelte ma anche dei metodi di attuazione, Mancini ha passato la parola all’ex assessore Simona Sanetti che si è rivolta ai presenti. “Non dovete avere timore di essere etichettati politicamente – ha detto alla platea – e dovete andare a tutti gli incontri della politica, per far presenti a tutte le forze politiche quali sono le vostre esigenze, cosa vi serve. Cultura e sociale, le intenzioni e le esigenze di questi settori devono essere argomenti di campagna elettorale, dovete parlare con la politica e chiedere quello che vi serve, fare in modo che le vostre esigenze entrino nell’agenda di tutti. Le idee vanno prese e sviluppate, questo è quello che vogliamo fare oggi ascoltarvi ed inserire le vostre esigenze nel nostro programma, come avevamo iniziato a fare alla guida della città. Uffici bloccati, progetti fermi, fondi a rischio. Ho trovato un deserto. Abbiamo creato il Dopo di noi e oggi siamo capofila del progetto già finanziato dalla Regione. Il Comune da solo non va da nessuna parte le Associazioni sono essenziali. Abbiamo iniziato a ricostruire una rete. La ‘forza’ sul territorio c’è, va messa in rete, abbiamo avviato i tavoli tematici fermi da otto anni, abbiamo creato l’Albo delle associazioni. Il passo successivo, che è un po’ un obbligo tutti i servizi sociali dovranno essere integrati, Anzio e Nettuno, territorio unico. La rete è l’inizio della coprogettazione, con un bando, si selezionano i progetti, si seleziona un partner dell’amministrazione e si inizia a lavorare. Un lavoro che non sarà solo di gestione, ma anche di programmazione per rispondere ad esigenze reali e ideare servizi che mancano”. Quindi è iniziato il dibattito e lo scoramento di chi crea un’Associazione per dare voce ad un’esigenza , un problema, è tanto anche per l’incapacità della Pubblica Amministrazione di dare un sostegno non solo economico ma organizzativo. Una ad una le realtà locali hanno fatto presenti disagi e problemi. Carenza di spazi, sedi inadeguate, sfratti ma anche la difficoltà di accedere ai fondi perché spesso le singole realtà non hanno capacità progettuale. Gli Ex Assessori hanno messo a disposizione la sede, per dare il via ad una serie di incontri tra le parti e per mettere in rete chi ha problemi ed esigenze comuni. Anche altre Associazioni hanno avviato un dialogo tra di loro, hanno messo a disposizione spazi gli uni a sostegno degli altri.

A chiudere l’incontro Daniele Mancini. “Le Associazioni devono mettersi in gioco, fare rete, presentare progetti al Comune, farsi parte attiva. Noi ci poniamo come facilitatori per dare il via a questa rete. Servono persone e azioni non altro. Non bisogna inventarsi nulla noi qui siamo a disposizione con la nostra sede e le nostre professionalità, se vi serve una mano per la progettazione abbiamo la nostra esperienza da offrirvi. La rete – ha concluso  – spero sia chiaro, è l’unica strada per farsi valere”.