Primo Piano

Irregolarità alla Poseidon, la Procura archivia le accuse di Casto a Cesarini

Il 10 febbraio di quest’anno, a seguito delle dichiarazioni a mezzo comunicato stampa dell’ex Sindaco a 5 stelle di Nettuno Angelo Casto (sfiduciato dai suoi consiglieri) relative alla Poseidon e in particolare a possibili “irregolarità amministrative”, proprio Casto veniva convocato nel Commissariato di Polizia ad Anzio per chiarire le sue affermazioni. Accompagnato da suo avvocato Casto ha fatto presente che era stato il Dirigente D’Aprano ad accertare le irregolarità che avevano pii fatto venir meno il rapporto di fiducia con l’avvocato Cesarini, Presidente della Poseidon, in quei giorni dimissionario dall’incarico. Nell’occasione il Sindaco Casto accennava anche ad irregolarità contrattuali e al fatto che fosse stata rinvenuta una somma in uso al presiedete non ancora rendicontata. Gli atti sono quindi stati inviati dal Commissariato alla Procura della Repubblica di Velletri per gli accertamenti del caso. All’esito dei controlli il Pubblico Ministero incaricato, alla luce delle informazioni fornite dall’ex Sindaco, ha fatto richiesta di archiviazione del provvedimento dei confronti dell’Avvocato Cesarini. “Non si ritiene – scrive il Pm – che sussistano proficui spunti investigativi, atteso che dalle dichiarazioni e dalle documentazioni in atti il reato contestato non è supportato da elementi né da prove”. Insomma, le dichiarazioni dell’allora Sindaco non sono state ritenute probabili. Non solo. L’avvocato Cesarini rispetto alle ‘accuse’mha presentato una propria memoria con cui non solo giustificava il proprio operato ma a sua volta prospettava critiche e atti d’accusa nei confronti del Comune di Nettuno per somme annunciate e non stanziate in difformità ai disciplinari. Il Pm entra nel merito e precisa che le accuse mosse dall’ex sindaco nei confronti di Cesarini sono “eccessivamente generiche e non legate a precisi fatti”. In conclusione quindi un nulla di fatto nella diatriba tra i due in cui non si può dimenticare che l’avvocato Cesarini era stato nominato proprio dal Sindaco Casto. Una nomina di fiducia e un rapporto finito in malora, come accaduto in diversi altri casi tra l’ex Sindaco e i membri dell’Amministrazione a 5 stelle di cui era alla guida.