Primo Piano

Mafia e Legalità, l’incontro organizzato dalla Caritas Diocesana ad Anzio

Si svolgerà giovedì 22 novembre dalle 18 presso le sale della fattoria didattica “Riparo” di Anzio, in via Oratorio di Santa Rita, l’incontro “Mafia e legalità”, a cura della Caritas della diocesi di Albano, dell’ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, del Vicariato territoriale di Anzio e della stessa “Riparo”, con la partecipazione del giornalista Paolo Borrometi.

L’intento è quello di parlare della criminalità organizzata a partire dall’esperienza di chi la affronta e la combatte in prima persona, per tenere alta l’attenzione sul fenomeno, presente anche sul territorio. Paolo Borrometi, direttore della testata giornalistica online laspia.it e giornalista di Tv2000 e dell’Agi, è infatti autore del libro “Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile”: una denuncia su un fenomeno ritenuto in declino, ma in realtà ancora presente e incisivo, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza. Da anni, inoltre, vive sotto scorta ed è stato vittima di una violenta aggressione, di intimidazioni e minacce.

Quello di giovedì sarà il secondo appuntamento ospitato nella città di Anzio per parlare di temi di attualità che coinvolgono le coscienze e le azioni di istituzioni, associazioni e cittadini, dopo l’incontro dello scorso 25 settembre con il convegno “Immigrati – immigrazione”, che aveva visto la partecipazione dell’arcivescovo metropolita di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas italiana.

“Mafia e Legalità” – spiega don Andrea Conocchia, vicario territoriale di Anzio – è un secondo appuntamento che ci vede, mi augurerei anche insieme alle istituzioni civili e militari del territorio, in ascolto di questo autorevole testimone per conoscere e approfondire l’argomento al servizio della comunità e per il bene comune. L’iniziativa nasce dall’opportunità e dalla possibilità di affrontare, come Chiesa e con le istituzioni, alcune priorità come l’immigrazione e la criminalità, cercando di essere presenti sul territorio: ascoltarlo, osservarlo, entrarci in dialogo, con ciò che ci circonda, con ciò che accade”.