Si è tenuto il giorno 10 Ottobre 2018 l’incontro di presentazione del programma operativo Nazionale finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca denominato Aula PIU+
Presenti all’ evento le famiglie degli alunni dell’Istituto Anzio 3 frequentanti le classi 3C-3D-4B del Collodi e 4A del plesso Ex Anmil per i quali si segna anche l’inizio delle attività specifiche.
Tale programma ministeriale, che “punta a creare un sistema d’istruzione e di formazione di alta qualità efficace ed equo”, offre opportunità di accedere a fondi per l’attivazione, l’incrementazione o la conclusione di percorsi di innovazione e digitalizzazione iniziati all’interno della riforma La Buona Scuola e coordinati mediante il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il Dirigente Scolastico Maria Teresa D’Orso e la Funzione Strumentale Loretta Belli hanno condotto l’incontro dapprima percorrendo le tappe dell’aggiudicazione del PON, poi delineando le caratteristiche del Progetto e operando una profonda analisi culturale dell’ epoca che stiamo vivendo. Si segnala infatti che, proprio per la diffusione dei mezzi multimediali, multilinguaggio, si sta determinando un fenomeno di rimescolamento dei linguaggi fondativi,gestuale, verbale, iconografico, che coinvolge soprattutto i giovani, definiti nativi digitali, sui quali incide sin dall’età pre-scolare condizionando il loro modo di pensare e percepire se stessi il rapporto con gli altri e la realtà. Si assiste, inoltre, sempre più frequentemente alla presenza di “un vuoto di senso proveniente dall’ab/uso degli strumenti digitali nel quale i ragazzi sono lasciati soli ed inconsapevoli dei pericoli della Rete. Il ruolo della Scuola diviene allora fondamentale e l’insegnante, in questo scenario che cambia in modo repentino, deve essere in grado di ridefinire le proprie professionalità, per fungere da mediatore attivo e proficuo tra gli studenti e le conoscenze che propone”.
Nasce dunque l’esigenza di una scuola intesa come spazio di apprendimento virtuali in cui diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning)che sappia anche cogliere una grande opportunità: “ricollocare al centro del processo di insegnamento-apprendimento gli studenti modificando le metodologie di trasmissione, veicolazione ed elaborazione dei contenuti, integrando con l’utilizzo delle tecnologie multimediali gli strumenti tradizionali monomediali”.
Con queste profonde convinzioni e attribuendo all’Istituzione scolastica la funzione fondamentale di orientamento e di trasmissione del senso etico e formativo, nell’utilizzo dei new media, la realizzazione del PON Aula PIU+ ,diviene lo strumento utile per offrire ai nostri studenti un’opportunità per modificare consuetudini e comportamenti e “divenire protagonisti attivi nel processo di apprendimento, arrivando a creare in prima persona contenuti didattici integrativi da presentare sia come “prodotti finiti” condivisibili, sia come processi didattici utili da cui trarre una formazione trasversale davvero utile”.
L’efficacia della didattica laboratoriale e dell’imparare facendo insieme alle potenzialità degli strumenti digitali con cui trasformare l’aula in un ambiente di lavoro realmente interattivo, l’incremento delle dotazioni tecnologiche con le quali ogni alunno potrà avere accesso sia singolarmente per il lavoro individuale sia con il gruppo dotate di specifici programmi in un’ottica inclusiva, daranno vita ad aule che saranno collegate tra di loro mediante una piattaforma cloud di videoconferenza che consentirà la partecipazione di tutti gli alunni di ciascuna aula nonché tra le aule contemporaneamente.
Questo programma inoltre oltre ad essere coerente con il P.O.F. d’Istituto si interseca, in modo interdisciplinare, con altri progetti didattici (Piano Annuale d’Inclusione; Piano d’Azione declinato nel Safer Internet Center-Generazioni Connesse) che coinvolgono classi e plessi diversi, secondo una pratica didattica che è ormai per noi consolidata da anni e che mirano all’acquisizione di specifiche competenze chiave richieste dalla Comunità europea per l’apprendimento permanente. Catia Di Mille