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Incidente mortale all’Acciarella, la polizia analizza la scatola nera

Tre feriti in condizioni stazionarie, ma comunque gravi; che fanno dire ai medici di guardare alla situazione con moderato ottimismo, un ragazzo ricoverato con prognosi di trenta giorni. Questa , ad oggi la situazione dei ragazzi coinvolti nell’incidente in cui ha perso la vita Giampiero Petrone, 27 anni di Anzio.

E’ stata effettuata nei giorni scorsi anche l’analisi della scatola nera dell’auto, l’ipotesi è che il veicolo viaggiasse ad alta velocità. Il conducente del mezzo, sottoposto ad analisi, è risultato negativo al test per accertare l’eventuale assunzione di alcol e droga.
Sono queste le novità rispetto all’incidente registrato domenica mattina in via Acciarella, al confine fra Latina e Nettuno, che è costato la vita al giovane Petrone, i cui funerali saranno celebrati quest’oggi alle 15, presso il Centro Ecumenico Internazionale per la Riconciliazione di Lavinio.
La polizia stradale di Aprilia, intervenuta sul posto per i rilievi, ha terminato l’analisi dei dati contenuti nella scatola nera di cui la Bmw Serie 1 era provvista: da questi accertamenti, sarebbe arrivata una prima conferma rispetto alla dinamica dello schianto, nell’ambito della quale non era emerso alcun segno di frenata sull’asfalto di via Acciarella. In questo senso, sembra chiaro che il veicolo viaggiasse a velocità sostenuta prima di schiantarsi contro uno dei pini che si trova sul margine della carreggiata, per poi ribaltarsi. I ragazzi feriti, sia il conducente che le due ragazze (anche loro di Anzio) che viaggiavano sulla Bmw all’alba di domenica restano in condizioni stazionarie e ricoverati nei reparti di Rianimazione degli ospedali “San Camillo” di Roma e “Santa Maria Goretti” di Latina in prognosi riservata. Una buona notizia, però, pare esserci: nelle scorse ore, infatti, i medici hanno mostrato un cauto ottimismo rispetto all’esclusione del pericolo di vita. Le prossime ore saranno comunque fondamentali.
Resta in ospedale a Latina, ma con una prognosi di trenta giorni – salvo complicazioni – e in attesa di un’operazione chirurgica, il quinto occupante del mezzo: si tratta di un ragazzo siciliano che vive a Verona; una persona che Giampiero Petrone aveva conosciuto proprio nella città scaligera, dove lavorava da qualche tempo. Quando le condizioni di salute delle persone in auto saranno più chiare le forze dell’ordine dovranno valutare le conseguenze legali per il giovane alla guida, rispetto al drammatico evento.