Il consigliere comunale di opposizione a Nettuno Claudio Dell’Uomo prende la parola per spiegare i motivi politici che lo hanno convinto a sostenere il numero legale nel consiglio comunale di ieri in cui è emersa una profonda spaccatura nel gruppo consiliare a 5 stelle.
“In merito alle vicende accadute ieri in consiglio comunale a Nettuno – spiega Dell’Uomo – intendo chiarire la mia posizione. In nessun caso mi considero vicino alla maggioranza grillina che, a mio avviso, ha fatto il suo tempo. Da mesi alcuni consiglieri di maggioranza, evidente scontenti dell’operato della giunta, cercano di usare i consiglieri di opposizione per portare avanti delle battaglie che non hanno il coraggio di affrontare direttamente. Nonostante la crisi interna che dura da tempo, i consiglieri grillini, dopo aver offerto all’opposizione tanti spunti di critica, si presentano in aula ed alzano la mano come bravi soldatini, dando la falsa impressione di essere un gruppo unito e compatto. La realtà è ben altra. Ieri ho retto il numero legale perché la maggioranza a 5 stelle si sta sbriciolando in consiglio comunale, perché non accetto di essere lo strumento di battaglie politiche che appartengono ad altri. Alcuni consiglieri ieri ci hanno fatto notare con chiarezza che non ci sarebbe stato il numero legale, ma non è così che funziona. Se non volevano votare il bilancio non dovevano alzare la mano (e qualcuno alla fine non ha votato) e lasciare l’aula e non aspettarsi il soccorso dell’opposizione per continuare a fare finta che tutto va bene. La maggioranza a 5 stelle, di fatto, è solo un ricordo. I dissidi e le tensioni sono enormi, la pessima figura fatta ieri in consiglio è sotto gli occhi di tutti. Prendano atto i consiglieri a 5 stelle e la giunta che questa esperienza è arrivata al Capolinea. Se io non avessi retto il consiglio – conclude Dell’Uomo – lunedì avrebbero trovato un ennesimo accordo sottobanco e il modo di sopire i malumori. Invece oggi devono affrontare la crisi e i cittadini e dire la verità”.
