Dopo mesi di tensioni, dissidi, confronti interni di cui poco o nulla è trapelato all’esterno. Dopo le indiscrezioni sui malumori per le candidature di Anzio esplode oggi, a poche ore dal consiglio la “bomba” del dissenso dei consiglieri a 5 stelle. In dieci hanno sottoscritto un documento con cui si chiede la revoca delle deleghe al Vicesindaco Daniele Mancini, al delegato all’Urbanistica Stefano Pompozzi e ai Lavori pubblici Guido Fiorillo (che è anche l’avvocato del Primo cittadino). Se il Sindaco non si adopera in questa direzione i dieci non voteranno il documento di bilancio che dovrebbe essere discusso tra poche ore in assise e, pare, siano state annunciate anche possibili dimissioni in blocco se non si trova un accordo. I consiglieri che hanno sottoscritto il documento hanno agito all’insaputa del restante gruppo consiliare, tra cui serpeggia una certa amarezza. Si tratta della parte più “vicina” alle posizioni e al lavoro della giunta e alla linea seguita fino ad oggi. Una situazione di tensione sommersa per mesi, quindi, quella di un gruppo di fatto spaccato anche nelle comunicazioni, che nel giro di qualche ora ha fatto passare i silenziosi consiglieri grillini, dalle contestazioni ai fatti. Quello che sembra certo è che oggi ci saranno assenze importanti, tali a non far reggere il numero legale (anche se l’opposizione presente sembra intenzionata a sostenere Casto, ma non è detto che i numeri ci siano). La possibilità concreta è che il consiglio venga rinviato per prolungare i tempi di una resa dei conti interna al gruppo che sembra ormai irrinviabile.
Frattura a 5 stelle a Nettuno, 10 consiglieri chiedono la revoca di 3 assessori
Dopo mesi di tensioni, dissidi, confronti interni di cui poco o nulla è trapelato all'esterno. Dopo le indiscrezioni sui malumori per le candidature di Anzio esplode oggi, a poche ore dal consiglio la "bomba" del dissenso dei consiglieri a 5 stelle