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Pirozzi fa il pienone ad Anzio, il Sindaco di Amatrice in corsa per la Regione

Ha fatto il bis con il pienone di pubblico Sergio Pirozzi, che dopo la presentazione del suo libro in sala consiliare a Nettuno, stracolma, oggi ha incontrato i cittadini per illustrare il suo progetto per la guida della Regione Lazio.

Ha fatto il bis con il pienone di pubblico Sergio Pirozzi, che dopo la presentazione del suo libro in sala consiliare a Nettuno, stracolma, oggi ha incontrato i cittadini per illustrare il suo progetto per la guida della Regione Lazio. L’appuntamento era alle 16,30 all’Hotel Lido Garda. Pirozzi, puntualissimo, è stato accolto da una sala piena di sostenitori. Con ognuno ha fatto una foto, scambiato una stretta di mano e un sorriso. Sul palco, a fare gli onori di casa, Lorenza Alessandrini, consigliere comunale a Nettuno che è in lista con il Sindaco di Amatrice insieme a Roberto Buonasorte, anche lui in sala. Tra il pubblico tanti volti noti della politica, dall’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, al consigliere comunale di Anzio Luciano Bruschini, dagli esponenti della Lista Io sono Nettuno, Alberto Irace e Daniele Libernini per passare a Pierluigi Campomizzi ad Ernesto Cassandra, fino a Luigi D’Arpino. E Pirozzi sa certamente come intrattenere il pubblico e come spiegare perché è importante una Regione vicina ai cittadini.

A prendere per prima la parola Lorenza Alessandrini. “Qui gioco in casa – ha detto – mi conoscete tutti. Ho sposato il progetto di Sergio Pirozzi perché serve il ritorno ad una politica normale. Una politica vicina ai cittadini. Oggi sembra che i ruoli si siano invertiti che siano i cittadini al servizio della politica, questo non ci piace”. Quindi ha preso la parola Roberto Buonasorte che ha fortemente voluto Lorenza Alessandrini in coppia con lui. “Questo è un progetto vero e una squadra forte, che lavora ad un sogno. Sergio Pirozzi è la persona giusta e con lui stiamo lavorando per una Regione giusta. I sondaggi dicono che la sfida è tra Zingaretti e i Cinque stelle, ma noi secondo me ce la giochiamo. Ci vorrebbero marginali ma abbiamo un mese di tempo per parlare con i cittadini. farci conoscere, un mese per fargli fare la scelta giusta”. Quindi è stata la volta di Pirozzi, che ha parlato delle sue battagli, difficili da non condividere. “Sono stato espulso da Fratelli d’Italia – ha detto – dalla meloni, perché ho voluto combattere per l’ospedale di Amatrice, mentre la Regione volva sostenere un al tuo ospedale, che sta a 10 minuti dai più grandi ospedali della Capitale. Bisogna dare risposte a tutti, anche alle piccole comunità. Oggi dobbiamo dare battaglia perché la Regione sia più giusta e più vicina ai cittadini. In ogni momento. Quando le cose vanno bene e quando accadono tragedie inimmaginabili”. Inevitabile tornare al terremoto, al dramma subito, alle difficoltà incontrate da una comunità intera per la rinascita. Ma Pirozzi è un uomo che sa ridere e far sorridere, anche nel raccontare il dramma di una Regione e un Paese intero, ed è chiaramente una persona che il suo paese e la sua Regione li vuole veder risorgere. Dal palco trasmessi filati sportivi, ironici, sulla sfida politica. Tra il pubblico risate, applausi, commozione. Pirozzi commuove ed emoziona, è convinto del suo percorso, del ruolo di Sindaco che ha svolto e viole continuare a svolgere anche in Regione, e delle sue qualità e in questa battaglia elettorale non ha affatto l’aria di essere in rincorsa. L’idea è parlare con i cittadini, comune per comune. Al momento, dei candidati alla Presidenza della Regione, è uno dei pochissimi (insieme al candidato di CasaPound Mauro Antonini che ha parlato più volte con i sostenitori  spesso sul Litorale anche per la presenza dei familiari a Lavinio) essere venuto sul litorale, sia ad Anzio che a Nettuno, a spiegare il suo programma. Ora c’è poco più di un mese per vedere se anche altri big faranno altrettanto.