Il Nettuno calcio non è nella serie maggiore ma non è scomparso, di fatto le giovanili giocano. Eppure la scomparsa dalla serie maggiore pesa come un macigno. Non c’è stata la voglia di investire, di crederci. E’ mancato entusiasmo, sostegno, è venuta meno la passione che invece fino a qualche tempo fa c’era. Sono mancati anche gli investimenti. Il calcio, tra le mille emozioni che regala e offre, insieme alla rabbia e alle delusioni, tra le altre cose costa. In termini di impegno, fatica, ed energia ma anche di denaro. Oggi per molti è il giorno del lutto e dell’amarezza, ma nei giorni scorsi, quando qualcosa si poteva fare, nessuno ha voluto “investire” in tutti i sensi per salvare il glorioso Nettuno. Oggi dispiace per quello che è accaduto ma è anche il momento di chiedersi perché è andata così, cosa è venuto a mancare e perché non si sono verificate le condizioni. Un’analisi è necessaria perché l’amarezza da sola non serve, quello che serve è l’entusiasmo di fare qualcosa per passione, investendo in un territorio che non si può permettere di perdere altri pezzi, altra gente che ci crede e che si vuole impegnare guardando al futuro, perché a quanto pare il glorioso passato non è bastato per la salvezza.
