Il Comitato 10 Febbraio segnala al Comune di Nettuno il degrado in cui versa il Parco della Rimembranza e dei Martiri delle Foibe.
Una segnalazione urgente sul degrado in cui versa il Parco della Rimembranza e dei Martiri delle foibe l’ha inviata il Presidente Nazionale del Comitato 10 Febbraio, Silvano Olmi, all’attenzione dei componenti la Commissione Straordinaria che guida il Comune di Nettuno e ai dirigenti dei Settori Vigilanza, Lavori Pubblici e Patrimonio, e Cultura.
“Il Parco è in condizioni vergognose – scrive Olmi – per noi che nutriamo ancora dei sentimenti di patriottismo e amor patrio, è un colpo al cuore vedere il Parco della Rimembranza e dei Martiri delle foibe di Nettuno ridotto così.
L’opera di silenzioso smantellamento dell’area è iniziata con la rimozione della staccionata tricolore, ed è proseguita con la scomparsa di quattro degli otto lecci messi a dimora e dedicati alle città irredente dell’Italia orientale: uno è scomparso e al suo posto ci sono i tavolini di un’attività commerciale; uno si è seccato per mancanza di acqua; e due sono stati rimossi da ignoti.
Un evidente il danno per il decoro della città e per l’ambiente urbano – ha aggiunto Olmi – sul quale sarebbe opportuno accertare eventuali responsabilità amministrative per la mancata vigilanza e manutenzione dell’area verde.
Il Parco commemora i sacrifici dei Cittadini di Nettuno Caduti nella Grande Guerra e gli Italiani massacrati nelle foibe dai partigiani comunisti slavi o costretti ad essere Esuli in Patria – ha concluso Olmi – speriamo che la Commissione che guida il Comune di Nettuno intervenga celermente per ridare a quest’area verde il giusto decoro e la considerazione che merita”.
Una segnalazione urgente sul degrado in cui versa il Parco della Rimembranza e dei Martiri delle foibe l’ha inviata il Presidente Nazionale del Comitato 10 Febbraio, Silvano Olmi, all’attenzione dei componenti la Commissione Straordinaria che guida il Comune di Nettuno e ai dirigenti dei Settori Vigilanza, Lavori Pubblici e Patrimonio, e Cultura.
“Il Parco è in condizioni vergognose – scrive Olmi – per noi che nutriamo ancora dei sentimenti di patriottismo e amor patrio, è un colpo al cuore vedere il Parco della Rimembranza e dei Martiri delle foibe di Nettuno ridotto così.
L’opera di silenzioso smantellamento dell’area è iniziata con la rimozione della staccionata tricolore, ed è proseguita con la scomparsa di quattro degli otto lecci messi a dimora e dedicati alle città irredente dell’Italia orientale: uno è scomparso e al suo posto ci sono i tavolini di un’attività commerciale; uno si è seccato per mancanza di acqua; e due sono stati rimossi da ignoti.
Un evidente il danno per il decoro della città e per l’ambiente urbano – ha aggiunto Olmi – sul quale sarebbe opportuno accertare eventuali responsabilità amministrative per la mancata vigilanza e manutenzione dell’area verde.
Il Parco commemora i sacrifici dei Cittadini di Nettuno Caduti nella Grande Guerra e gli Italiani massacrati nelle foibe dai partigiani comunisti slavi o costretti ad essere Esuli in Patria – ha concluso Olmi – speriamo che la Commissione che guida il Comune di Nettuno intervenga celermente per ridare a quest’area verde il giusto decoro e la considerazione che merita”.
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