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Elezioni ad Anzio e Nettuno, la politica assente e tante civiche in campo

Alla scadenza del primo anno di commissariamento per infiltrazioni mafiose nei comuni di Anzio e Nettuno, mentre ancora non si ha alcuna certezza sulla data del voto, emerge un dato significativo: L’assenza dei partiti politici tradizionali, sia di centrodestra che di centrosinistra, che stanno perdendo piede rispetto all’idea diffusa che siano i movimenti civici a dover trovare delle soluzioni in grado di far rinascere le due cittadine tirreniche da questa situazione di stallo.
I partiti tradizionali in questi mesi di commissariamento sono spariti. Pochissime le iniziative nei due comuni, in cui i cittadini sono rimasti in balia del disorientamento legato alle iniziative della magistratura. Una narrazione, quella delle infiltrazioni, che ha colpito molti, ma non tutti nella stessa misura e non tutti a ragione.
La politica in questo periodo non si è mossa, non c’è stato nessun incontro, nessuna presa di posizione e se ci sono stati interventi (davvero pochi) sono stati più elettorali che culturali. Un gran vuoto.
Inascoltati gli appelli della Commissione alla politica (in particolare quella di Nettuno) a farsi avanti, perché è dalla politica che si dovrà ripartire per una nuova e migliore organizzazione Amministrativa. Anche le liste civiche, è bene ricordarlo, hanno sempre tra gli sponsor e i fondatori, politici di vecchio corso.
Unica presenza politica costante sul territorio, il Presidente del consiglio regionale del Lazio, ed esponente di FdI Antonello Aurigemma, eletto sul territorio e presente agli incontri con le Commissioni, agli eventi pubblici istituzionali, e che ha mostrato anche una vicinanza sostanziale, mettendo a disposizione i fondi della Presidenza regionale per sostenere economicamente eventi importanti, come i Gemellaggi o le cerimonie dello Sbarco che altrimenti sarebbero stati di difficile gestione.
Ma la politica non può e non deve restare a guardare. I partiti devono dimostrarsi capaci di selezionare la parte migliore della società civile che deve fare lo sforzo di mettersi in prima linea per il buon governo delle due città. Un impegno importante a cui non ci si deve sottrarre. La politica deve farsi trovare pronta al voto e deve essere in grado di mettere professionalità e passione al servizio di due cittadine che meritano attenzione, serietà, onestà e di poter guardare al futuro con fiducia, senza le ombre che spesso seguono inchieste che non fanno davvero chiarezza su cosa non ha funzionato.