Home Attualità Elezioni alla Bcc di Nettuno, Aldo Anellucci sfida Eufemi e si presenta

Elezioni alla Bcc di Nettuno, Aldo Anellucci sfida Eufemi e si presenta

La Banca di Credito Cooperativo di Nettuno
Aldo Anellucci

Le prossime elezioni fissate per il 25 aprile per il rinnovo della cariche della Bcc di Nettuno vedono fronteggiarsi lo storico Presidente, da 15 anni alla guida della Banca, Luciano Eufemi, di Nettuno, e lo sfidante Aldo Anellucci, presidente del collegio sindacale della banca, di Marino.
Come nasce, per lei che originario di Marino, il suo rapporto con Nettuno e la Bcc?
“Faccio parte del collegio sindacale a Nettuno dal 2018, quindi sono stato confermato nel 2020 e dal 2023 sono Presidente del collegio stesso. Ho costruito un rapporto con la città e i consiglieri e anche con il Presidente Eufemi, che stimo moltissimo. Ho lavorato con lui dentro e fuori la Bcc. Oggi mi sento di dire di avere uno stretto legame con questo territorio”.
Come nasce la sua candidatura, supportata da un gruppo di Cda in cui non manicano professionalità locali?
“La mia candidatura – risponde Anellucci – nasce da quattro consiglieri uscenti, persone di grande spessore professionale e con uno stretto legame territoriale, parliamo di un ex presidente della Banca e di consiglieri che avrebbero potuto loro stesso candidarsi avendo pieni titoli. E’ una squadra del territorio che mi ha contattato nel momento in cui in Bcc si sono creati i presupposti di un avvicendamento legati ad una visione di futuro differente da quella attuale. E’ usuale, quando si guarda ad una progettualità differente, fare riferimento al collegio sindacale. Le professionalità ci sono in tutto il gruppo, Rocchetti, Cicco, Abate, Camusi, Cardella ma chi fa parte del collegio sindacale ha un bagaglio che riguarda l’Ente bancario e la complessa struttura di Bcc, dalle federazioni alle consorelle, un patrimonio di rapporti e conoscenze che i delegati della banca non hanno voluto lasciarsi sfuggire. Nel mio caso c’è anche l’aggiunta di una pregressa esperienza nel  ruolo”.
In ballo, come leggiamo sui social, c’è una fusione con la Bcc di Colli Albani, lei è di Marino, fa parte del collegio sindacale locale, nessun conflitto?
“Non ci sono conflitti – risponde – il Presidente, lo ricordo, è il coordinatore di Consiglio d’Amministrazione, consiglieri tutti del territorio, che conoscono me e la situazione. Sono di Marino, è vero, di via Nettunense, c’è un legame strettissimo con Nettuno ma anche Aprilia. Mio padre era un coltivatore di Aprilia, qui ci sono la maggior parte dei miei clienti, sulla Nettuno – Velletri, un radicamento legato strettamente alla mia famiglia”.
La fusione con al Bcc di Colli Albani è nel suo programma?
“Le Bcc autonome, come la immaginavano i nostri predecessori, stanno venendo meno. Dobbiamo guardare al futuro, non è una scelta, la crescita è nell’aggregazione. Bisogna gestire la crescita, è un’opportunità che dobbiamo saper cogliere. Quella di Colli Albani non è una mia scelta, è una scelta del Consiglio d’Amministrazione della Bcc di Nettuno. La trattativa ad un certo punto si è fermata, ma ogni mese che passa perdiamo opportunità per questo territorio. Le possibilità di aggregazione non sono molte, e con il passare del tempo si riducono. Colli Albani è una realtà che conosco benissimo, nasce dalla fusione di Marino e Albano, a mio avviso si tratta di una ottima opportunità”.
La Bcc di Nettuno ha un grande legame con la città, investe su scuole, sociale, beneficenza, lei ha questo legame e questa conoscenza del territorio e delle sue esigenze?
“Il presidente di una Bcc è una figura di rilievo – risponde Anellucci – ma non è un uomo solo al comando, risponde ad un Cda che è diretta espressione del territorio sono i consiglieri a dare indicazioni sulle necessità di una città in cui si opera, sempre vicino ai soci, alle famiglie, alle imprese e alle Istituzioni. Tutte realtà a cui saremo vicini sempre. Il Presidente, con le nuove regole, è uno su sette e non uno su dieci, se si è equilibrati, come io mi reputo, è un lavoro di dialogo e collaborazione continua. Con i cambiamenti a cui andiamo incontro il territorio potrà esprimere e guidare una Bcc più forte ma che resterà molto molto vicina, alle esigenze del territorio”.
Quando era alla Bcc di Marino si è dimesso dalla carica a seguito di un’Ispezione della Banca d’Italia, cosa è successo?
“Si tratta di un episodio che si è verificato oltre dieci anni fa – risponde, senza entrare nel merito della vicenda – io sono sempre stato molto rispettoso della vigilanza anche se non condivido le conclusioni cui giunge. Ma è un organo di salvaguardia e va rispettato. Chi in quell’occasione si è dimesso con me oggi è della direzione della banca e la mia candidatura, sia qui a Nettuno che in altri consessi, è passata al vaglio della Bce e degli organi di controllo, chi mi ha scelto nei ruoli che ricopro oggi a Nettuno conosce la mia storia e le mie esperienze che oggi metto a disposizione della Bcc cittadina e della sua crescita”.