Protesta a metà dicembre, per i ragazzi della scuola Emanuela Loi di Nettuno, che per una mattinata non sono entrati in classe per protestare contro le condizioni di manutenzione dell’edificio, lontane dall’essere ottimali. Sulla recinzione dell’edificio i cartelli: cadiamo a pezzi. Sul retro della scuola, ammucchiati da mesi, degli infissi sostituiti, tra le contestazioni i pavimenti sconnessi in più punti. Una situazione complessa e di non semplice soluzione. Le rimostranze sono state fatte anche ad Area metropolitana, competente per la scuola senza esito. Inoltre, i riscaldamenti non sono ancora stati accesi e solo il tempo clemente di questi giorni permette di stare fin classe senza gelare. La speranza di un intervento, al momento, non sembra realistica.