Home Notizie Anzio Cesarini M5s Anzio: “Con l’Acqua mercimonio e pacchetti di voti”

Cesarini M5s Anzio: “Con l’Acqua mercimonio e pacchetti di voti”

“Le ultime notizie su Acqualatina, con l’arresto e il rinvio a giudizio di alcuni dipendenti tra cui Vincenzo Capolei, che è anche figura politica locale come coordinatore di Forza Italia, accusato insieme agli altri di frode per irregolarità e allaccio abusivo, riportano ancora una volta a galla la pessima gestione dell’acqua un tempo pubblica oggi affare ghiotto per multinazionali ma anche per dipendenti infedeli, e sostanzioso bacino di voti”.
Lo scrive in una nota stampa il rappresentante del gruppo territoriale M5S Anzio Marco Cesarini.
“A questo – ha poi aggiunto – sommiamo le enormi perdite di acqua, la carenza di investimenti e le bollette tra le più alte d’Italia (tutti  noi paghiamo in bolletta sia le dispersioni sia le morosità altrui, furti compresi).
Da sempre la Società, a maggioranza di capitale pubblico, anziché essere sotto il controllo dell’Assemblea dei Sindaci delle città che sono nell’ Egato 4 (i 32 Comuni della Provincia di Latina oltre Anzio e Nettuno ) è nelle mani di affaristi anche internazionali che sfruttano un bene primario che non producono, su cui non investono e da cui ricavano profitto, su infrastrutture che sono di proprietà pubblica.
Per quanto riguarda la nostra città, per 25 anni a guida centro destra, due soli sindaci si sono seduti nella Conferenza dei sindaci della Società, e mai hanno rappresentato gli interessi pubblici, spesso assenti o alzando distrattamente la mano su aumenti delle tariffe ingiustificati. A fronte delle richieste del socio privato di minoranza per vedersi remunerare le perdite (annullando quindi il rischio di impresa col solo onere dei cittadini), i sindaci non hanno mai eccepito nulla o sollevato la questione; identico atteggiamento è stato tenuto quando è stata formalizzata la cessione delle quote ad Italgas. Nessuno ha chiesto concrete garanzie sugli investimenti o su miglioramenti necessari ad una rete che fa acqua da tutte parti, commerciali, amministrativi e di controllo e prove ne sono gli eventi giudiziari.
Intanto il piano societario di PNRR che prevede grossi investimenti sulle infrastrutture rimane quasi completamente inattuato (dal sito risultano in corso  solo due fasi di appalto per la piattaforma digitale e rilievo reti idriche).
Questo nonostante un referendum nazionale dove gli italiani si sono chiaramente espressi per il ritorno alla gestione completamente pubblica dell’acqua, bene primario e non commerciabile.
Il silenzio di una certa politica ha permesso il mantenimento di uno status, lo ha favorito e se ne è ampiamente giovato in termini di consenso elettorale. Il rapporto che è finora intercorso tra il centro destra di Anzio e Acqualatina ha prodotto solo danni e pacchetti di voti, la futura amministrazione di Anzio dovrà tenere conto del mercimonio perpetrato finora e essere vero garante dei cittadini nella gestione del bene primario”.