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Viaggio nei ricordi a Nettuno per il veterano di 102 anni Dominick Critelli

Una visita carica di ricordi e commozione, quella del veterano italo americano Dominick Critelli, 102 anni portati splendidamente, al World War II Sicily Rome American Cemetery.
Il veterano della seconda Guerra Mondiale, classe 1921 è nato in Calabria e si è trasferito a New York quando aveva 8 anni. Nella sua vita è stato insegnante a New York e, ancora oggi è il direttore di una band tant’è che durante la visita ha espresso la volontà di suonare con il suo strumento, un clarinetto, il silenzio, per i suoi compagni caduti. Un momento davvero toccante, sotto il Monumento dei Fratelli in Armi.
Dominick, nonostante l’età, è in tour in Italia per ricordare la Greatest Generation e le date importanti dell’80esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale per ricordare che la guerra porta morte e dolore e il rimpianto per le vite spezzate dei ragazzi che vi hanno preso parte.
Critelli è arrivato alle 15 al centro di accoglienza del Cimitero americano che ospita le spoglie mortali dei caduti della II Guerra mondiale, dove è stato abbracciato dal Prefetto di Nettuno Antonio Reppucci, dal Prefetto Gerardo Infantino e da un’ampia rappresenta delle forze militari e di polizia del territorio, che hanno voluto conoscerlo e sostenerlo in questo viaggio sull’onda dei ricordi.
Poi il trasporto fino alla Cappella nell’area monumentale, in cui sono scritti i nomi di tutti i soldati caduti tra Roma e la Sicilia. Qui Critelli, commosso, ha ricordato la barbarie della guerra, la morte, chiedendosi il perché gli uomini abbiamo creato una situazione tanto drammatica in cui migliaia di vite sono state distrutte.
Poi, insieme al Direttore del World War II Sicily Rome American Cemetery Melanie Resto, ha deposto una corona al Monumento dei Fratelli in Armi. Dominick Critelli ha colpito tutti per l’incredibile vitalità, nonostante le drammatiche esperienze in guerra che gli hanno regalato ricordi indelebili, per la loro ferocia, e nonostante l’età che, benché sia davvero considerevole, non gli impedisce di guardare al futuro. “Se mi ospitate – ha detto – torno anche il prossimo anno”.
Intanto oggi, dopo la visita è andato a prendere un gelato, che come il resto della cucina italiana, ha mostrato di gradire moltissimo. E ai tanti che gli hanno chiesto il segreto della sua longevità ha risposto: mangio cicoria e bevo vino tutti i giorni.