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Wes Anderson a Milano per Asteroid City ricorda quando girò un film ad Anzio

Nella lista dei i registi che più curano lo stile visivo dei propri film, al primo posto troviamo il nome di Wes Anderson che ha girato ad Anzio e ricorda benissimo l’esperienza in mare durata oltre due mesi. A pochi giorni dal debutto nelle sale della sua ultima fatica Asteroid City, il regista statunitense è atterrato a Milano per presentare la mostra Wes Anderson – Asteroid City: Exhibition, che sarà inaugurata il 23 settembre. Ospite di Deejay Chiama Italia Wes Anderson ha rivelato come si realizza il suo celebre filtro, diventato virale sui social.“Quando giriamo un film per prima cosa usiamo luce naturale. Per gli interni spegniamo tutte le luci e costruiamo dei soffitti di vetro. È una cosa che si faceva ai tempi del cinema muto. Poi, in post produzione, riduciamo il contrasto in modo aggressivo“. Infine il regista ha svelato il suo particolare legame con il nostro paese e il nostro cinema: “Capisco poco l’italiano. Qui ho girato anche un film, tanto tempo, fa: La vita acquatica di Steve Zissou. Abbiamo girato a Cinecittà, a Sabaudia e Anzio. Siamo stati al mare per 80 giorni. E poi, con la Fondazione Prada, ho girato il corto Castello Cavalcanti. Adoro il cinema europeo, in particolare quello italiano: Fellini è un mio punto di riferimento. Penso sempre a 8 e 1/2 e Amarcord: ho studiato e analizzato a lungo le sceneggiature, per capire come funzionano i film. Ma è impossibile: è un mistero. Il film sono i ricordi di Fellini e funziona perché la sua voce è così forte. A me succede il contrario: spesso i miei film sono ricordi che avrei voluto avere“.