Anzio, Tor Caldara passa all’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani ma il Comune non collabora. Lo sostengono gli esponenti del Movimento 5 stelle: “Agire subito per tutelare la riserva naturale e i suoi lavoratori”.
“Il 23 gennaio scorso la riserva naturale di Tor Caldara, insieme all’area della Vignarola (Tenuta Puccini), è confluita nell’Ente pubblico regionale “Parco Regionale dei Castelli Romani” con una delibera della Giunta regionale. Un atto che salvaguardia l’area da possibili speculazioni edilizie future e che è arrivato dopo anni di battaglie svolte dalle associazioni locali e dai consiglieri regionali del M5S.
Per concludere l’iter c’è bisogno, come da richiesta ufficiale della Regione Lazio, che il Comune di Anzio, in quanto gestore uscente, effettui una ricognizione dei beni mobili e immobili e delle risorse finanziarie, funzionali alla gestione della riserva, nonché del personale addetto alla gestione tecnica. Ricognizione mai trasmessa, nonostante siano scaduti i termini”.
“In questo momento, nel pieno della stagione estiva – ha detto l’ex consigliere Alessio Guain del M5S di Anzio – la Riserva di Tor Caldara e i suoi dipendenti si trovano in un limbo dove il vecchio gestore non c’è più e il nuovo non può iniziare il suo operato. Abbiamo quindi sollecitato ufficialmente il Comune ad agire nel più breve tempo possibile: rispondere in maniera puntuale alla Regione Lazio per garantire una corretta gestione della riserva naturale”.
“Tor Caldara è una risorsa inestimabile del nostro litorale e un patrimonio ambientale e paesaggistico da tutelare – aggiunge il consigliere regionale Adriano Zuccalà – il passaggio di gestione all’Ente Parco è un atto non più rinviabile, a garanzia della riserva stessa e di tutte le persone che ci lavorano. Mi unisco all’appello del M5S di Anzio affinché i commissari attualmente al governo del comune collaborino immediatamente con la Regione per concludere l’iter. La Riserva di Tor Caldara è un patrimonio di tutti, non possiamo permetterci di perderla”.