Al via “Borghingiro”, l’evento finanziato dalla Regione Lazio per la concessione di contributi a favore di associazioni e fondazioni operanti nel campo del turismo nel Lazio e progettato dalla Fondazione Cultura Castelli Romani. Protagoniste degli itinerari anche Anzio e Nettuno. Ecco qualche anticipazione sulle visite previste per sabato 1 e domenica 2 aprile.
Per quanto riguarda il litorale, ad Anzio sarà possibile visitare i resti della Villa di Nerone. L’abitazione estiva dell’imperatore si affaccia direttamente sul mare, in un connubio perfetto tra storia e natura. Sarà visitabile anche Villa Adele, con il suo Museo Civico che raccoglie le principali testimonianze materiali dell’antica Anzio fino al periodo di massimo imperiale.
A Nettuno, i punti toccati durante la visita saranno il Forte Sangallo, struttura militare cinquecentesca, posta tra il borgo medievale e il porto di Anzio. Successivamente, si proseguirà con una passeggiata guidata tra le vie del vivace borgo, ex fortezza marittima medievale.
E ancora a Grottaferrata si oltrepasseranno le mura dell’Abbazia di San Nilo, per poterne ammirare i suggestivi ambienti esterni. La costruzione risale al 1004 d.C., per opera di San Nilo da Rossano Calabro, e oggi è uno degli ultimi edifici bizantini rimasti al Centro Italia. Sarà possibile effettuare visite extra al Museo dell’Abbazia, all’Abbazia Greca e alle Catacombe Ad Decimum. Il nome di Gian Lorenzo Bernini è automaticamente collegato alla basilica di San Pietro. Ad Ariccia. Il complesso berniniano di piazza di Corte (chiesa di Santa Maria Assunta, definita il Pantheon Mariano, Palazzo Chigi dall’esterno e il Ponte Monumentale), il podio del tempio capitolino di San Nicola, il Belvedere e la Porta Romana. Visita extra alla Locanda Martorelli. A Marino, oltre alle suggestive stradine che tagliano il centro storico, è possibile effettuare diverse visite extra, come quelle al circuito sotterraneo, al Museo del Bottaio, al Museo del Carretto a Vino, alle cantine storiche e al sito d’interesse archeologico sull’Appia Antica, in zona Santa Maria delle Mole. Frascati è da sempre un luogo attraente e di grande fascino. Non a caso, fu scelta nella seconda metà del Cinquecento per edificare le grandi e sontuose Ville Tuscolane, luogo di residenza estiva della Corte Pontificia. Durante la visita, oltre all’incantevole borgo, si passerà anche a Villa Torlonia per ammirare il Teatro dell’Acqua. Lariano ha da qualche anno realizzato la mostra storico-archeologica “Il territorio di Lariano dalle origini ai nostri giorni” che raccoglie i reperti risalenti sin dai primissimi insediamenti, fino al materiale bellico della Seconda guerra mondiale. Dopo la mostra, ci sarà un’escursione culturale e naturalistica nei boschi demaniali del borgo. A Nemi si terrà un’immersione nei vicoli del paese dove si scopriranno le leggende legate al rito del Rex Nemorensis, agli amori mitici tra divinità ed eroi. Le quiete acque del lago, un tempo, ospitavano due imponenti navi dell’imperatore Caligola. Fragole sì, ma anche tanta storia. Rocca di Papa vanta una “Barcaccia” in piazza Garibaldi. Il centro storico della città conserva ancora quell’atmosfera popolare, costellata di scorci pittoreschi. Sul punto più alto del paese sorge la Fortezza, dalla quale si gode di un meraviglioso panorama. Rocca Priora è il borgo più alto dei Castelli Romani e gode di romantiche vedute su via Casilina, sui Monti Prenestini, sulla Valle del Sacco fino ai Monti Cantari. Durante l’esperienza si ripercorrerà la storia del territorio dei Colli Albani con particolare riferimento alle fasi del Vulcano Laziale e si visiteranno i luoghi d’interesse più importanti del borgo. Monte Porzio Catone riprende il nome dalla famiglia romana Porcia, che avrebbe avuto delle residenze in questo splendido territorio e che annovera tra i suoi massimi esponenti, appunto, il console Marco Porcio Catone. Il borgo, noto per la produzione del vino, è anche il luogo dove è stato creato il calendario gregoriano. Monte Compatri, con il suo Palazzo Borghese, ricorda la presenza di questa nobile famiglia nel territorio tuscolano a partire dalla seconda metà del 1500. Il centro storico è tutto disposto intorno al castello che sorgeva sulla parte più alta del colle. Dal borgo si gode di una magnifica vista della Valle Prenestina. Genzano, affacciato sul lago di Nemi, si ampliò e vide il suo massimo splendore nel Seicento, grazie a Giuliano III Cesarini. Ospita ogni anno la tradizionale infiorata genzanese, riconosciuta dal Ministero del Turismo “Patrimonio d’Italia per la tradizione”, di cui si scopriranno aneddoti e curiosità durante il walking tour….