Home Notizie Anzio Progetto turistico sulla Linea Gustav, coinvolte anche Anzio e Nettuno

Progetto turistico sulla Linea Gustav, coinvolte anche Anzio e Nettuno

Il 18 maggio di ottant’anni fa venne espugnata, consentendo l’avanzata delle truppe alleate, la cosiddetta linea Gustav.
Si trattava di una linea di difesa fortifivcata dai tedeschi, che divideva in due l’Italia, durante la seconda guerra mondiale. A nord le truppe tedesche (nel territorio formalmente in mano alla Repubblica Sociale Italiana), a sud gli Alleati e si estendeva dalla foce del fiume Garigliano, al confine tra Lazio e Campania, fino a Ortona, comune costiero a sud di Pescara, passando per Cassino, gli altipiani maggiori d’Abruzzo e la Maiella. La sua funzione, che sfruttava il tratto più stretto della penisola italiana e gli ostacoli naturali costituiti dalle montagne appenniniche, era quello di ritardare l’avanzata degli Alleati e di tenerli impegnati affinché non potessero rinforzare la pressione sui fronti orientale e settentrionale.
Oggi, su iniziativa del Parco nazionale della Maiella il Gal costa dei Grabocchi e il Gal Maiella Verde, quella linea è destinata a diventare un prodotto turistico per riscoprire valori di Pace.
L’accordo vuole riuscire portare gli effetti dell’attività turistica in zone che sono più all’interno e più a sud dei confini del parco della Maiella e fino al Litorale. Tiziano Teti presidenti del Gal Maiella Verde rietine che l’intesa rappresenti un passo importante per promuovere il rilancio turistico storico e paesaggistico della parte centrale della provincia di Chieti mettendo in connessione tanti piccoli interventi che stanno realizzando per la valorizzazione del sistema dei cammini e per creare una rete cicloturistica. Roberto Di Vincenzo, presidente del Gal costa dei Trabucco punta ad un lavoro di squadra per lo sviluppo del progetto che si dovrà estendere nei territori del Lazio fino a raggiungere Anzio e Nettuno e il litorale protagonista dello storico Sbarco. Proprio sul Litorale passi sono stati fatti nella direzione di trasformare lo Sbarco in un momento di confronto storico culturale, soprattutto di recente, con musei on line ed itineranti a cielo aperto, per riscoprire i luoghi della guerra.
L’aspirazione è quella di trasformare un evento drammatico come la guerra e la sofferenza di tante famiglie la morte di tanti giovani in una speranza di pace e fratellanza assecondando un desiderio di pace. Il progetto infatti si chiamerà “Le vie della pace“. Il 18 maggio sarà inaugurato un percorso ciclo turistico di 200 km che partendo dal cimitero militare di Ortona attraverserà i territori del sangue e sarà completato con il primo tratto del cammino della via Gustav.