“Uno degli aspetti più importanti della nostra mission sociale è preservare le prove che sono rimaste a testimonianza degli eventi legati allo sbarco alleato anche conosciuto come operazione shingle”. Lo scrivono sulla propria pagina social i volontari dell’Associazione Gruppo ricerche storiche Nettunia.
“Con tali propositi – aggiungono – è stato un piacere riconoscere e prendere in consegna un accendino recuperato da Umberto De Luigi che risale agli anni ‘40 e che é testimone del tessuto socio culturale dell’epoca. Recuperato durante una battuta di pesca in piena zona di sbarco alleato, prodotto in Francia a partire dal 1928, è il primo accendino a braccio di sollevamento simile al successivo e più noto, Dunhill. La vite a manicotto per la regolazione della pietra focaia ne contraddistingue il design e funzionamento. Ora l’oggetto è stato consegnato alla responsabile scientifica del Museo dello Sbarco di Nettuno all’interno del Forte Sangallo, Maria Serena De Francesco, per poterlo conservare e contestualizzare nelle esposizioni esistenti”.
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