di Ciro Mariano Micino
L’arte associata al gioco stimola la sfera cognitiva, aiuta l’apprendimento e favorisce la socializzazione.
È importante proporre tali attività nei vari contesti didattici e sociali perché l’aspetto creativo può particolarmente supportare studenti e utenti in difficoltà.
Fondamentale deve essere il clima all’interno di un laboratorio così astratto: il contesto non deve essere giudicante, l’atmosfera pacata necessita di essere accompagnata da educatori, altamente formati in vari campi, pronti per fronteggiare al meglio ipotetiche situazioni difficili. Condizioni che spesso vengono trascurate o tamponate con metodi non efficaci o inadatti.
La creatività può essere strettamente collegata al contesto ludico, ed è talmente spontaneo l’approccio tra le due che la didattica può solo trarne giovamento.
Spesso tale proposta “alternativa” incuriosisce i giovani, facendoli con il tempo appassionare alla disciplina, a prescindere dalle affinità che possono avere con la materia o con il contesto laboratoriale.
L’aspetto ludico tranquillizza e mette a proprio agio l’allievo, spronandolo a impegnarsi divertendosi.
In molti casi i ragazzi rifiutano determinanti argomenti perché preoccupati dal risultato finale, si agitano poiché non riescono il più delle volte nell’intento finale, credono di non essere all’altezza.
Basterebbe a mio avviso la volontà di proporre maggiori progetti artistici-formativi all’interno di determinate realtà, alternandoli ai percorsi classici già avviati.
