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Padre Giuseppe: “Pranzo di solidarietà il 1 gennaio, non resti un atto isolato”

E’ Padre Giuseppe a raccontare di un pranzo organizzato ad Anzio il primo dell’anno per chi è meno fortunato e che diventato un momento di gloria e speranza, al speranza che non sia un gesto isolato ma che spinga altri ad agire con lo stesso spirito per aiutare chi ha bisogno.
“Domenica primo dell’anno del 2023 un gruppo di persone, umili, povere, abituate a consumare un pasto per strada o seduti a una panchina, non si sarebbero mai aspettate di essere invitate a pranzo da un noto ristorante di Anzio Da Gef di Leonardo e Daniela in via delle Orcadi 6, con la collaborazione del presidente dell’Asd Falasche Lavinio e i suoi collaboratori (Lillino, Hulk, Francesco). Increduli si sono potuti
sedere in un ambiente preparato dignitoso, bello e accogliente. Il tempo di sedersi e
rivolgere al Creatore un pensiero di gratitudine per quello che stava accadendo e un gruppo di camerieri e volontari erano pronti a mettere a tavola ogni ben di Dio cucinato e presentato con classe e professionalità. Antipasti di mare e monti, doppio primo, pesce e patate, carne e formaggi, dolci e caffè. I camerieri pronti ad ogni loro esigenza e richiesta con entusiasmo, pazienza e sorrisi. Un momento intenso di consumazione ma anche di relazioni e familiarità tra chi veniva servito e chi serviva. A conclusione uno scambio sincero e naturale di ringraziamento e una foto insieme nel giardino con tutti coloro che nel frattempo lavoravano dietro le quinte. Uno splendido inizio di anno che si leggeva sul volto di tutti di buon auspicio perché ci si è sentiti diversi, accolti e protagonisti di un futuro migliore per tutti.
Questi che spesso chiamiamo poveri, invisibili, clochard sono coloro che ogni giorno
ritirano un sacchetto con il pranzo al don Orione del Sacro Cuore di Anzio o sono ospiti della stessa struttura, accompagnati con fedeltà e impegno puntuale tutto l’anno da diversi volontari. Questo invito desiderato e cercato dai titolari del ristorante è un gesto che sottolinea la voglia di migliorare i servizi sul territorio e mettersi insieme per aiutare i più fragili perché nessuno mai venga lasciato solo. Mentre sottolineiamo la gratitudine per l’invito ricevuto auspichiamo che l’esempio di questi amici sia seguito da tanti altri e apra nuove possibilità e sogni da costruire insieme”. Padre Giuseppe