Home Politica Uniti per l’Ambiente: “Anzio, dopo un anno il servizio rifiuti non decolla”

Uniti per l’Ambiente: “Anzio, dopo un anno il servizio rifiuti non decolla”

Uniti per l’Ambiente chiede chiarimenti sul servizio rifiuti. ” Nel concitato evolversi di eventi gravissimi che hanno portato allo scioglimento dell’amministrazione comunale, la vita continua nel Comune di Anzio e i tanti servizi essenziali continuano ad essere svolti sotto il controllo del Commissario Straordinario.  Non vorrei però che si perdesse il senso delle cose e della realtà: l’amministrazione comunale è eletta per rappresentare i cittadini nella gestione del territorio e dei servizi ad esso relativi e se, per ragioni che aspettiamo di conoscere nella loro eventuale concretezza penale, gli amministratori perdono il loro diritto di rappresentare i cittadini, questi non perdono, però,  il loro diritto ad essere rappresentati. Anche se, lo ribadisco, i cittadini di Anzio restano in senso generale, corresponsabili di coloro che essi hanno scelto a rappresentarli, per il semplice fatto che li hanno scelti. Nel naturale confronto fra rappresentante e rappresentato, sancito anche dalla normativa sulla trasparenza, resta il diritto della gente di conoscere i fatti amministrativi che essi finanziano attraverso il sistema fiscale. Dopo circa un anno di gestione del nuovo contratto con la ditta AET, relativo alla raccolta dei rifiuti e servizi ambientali, gli utenti chiedono chiarimenti che chi  amministra ha il dovere di dare. Ho inviato la seguente richiesta alla dirigenza per avere contezza degli atti e delle disposizioni:
Egregio Dirigente, scrivo a nome di molti cittadini che aderiscono ad alcuni gruppi e comitati di Anzio al fine di ottenere chiarimenti ed informazioni relative alla gestione del servizio di raccolta  rifiuti solidi urbani e di altri servizi ambientali accessori  per gestire il quale il Comune di Anzio ha stipulato un contratto con la ditta AET in data 20 gennaio 2022 (repertorio 4560). A prescindere dalle riserve relative all’intero progetto ed alla struttura del suo capitolato, che ne definisce i servizi, relativamente ai quali fornii, a suo tempo e su richiesta del Sindaco,  il mio parere tecnico,  ritengo che, a quasi un anno di distanza dall’inizio della gestione, rientri nel diritto dei cittadini/utenti verificare il grado di attuazione dell’impegno contrattuale e l’efficienza di chi è legalmente designato a rappresentare la stazione appaltante. Si stralciano di seguito alcuni impegni contrattuali e si chiede lo stato dei relativi adempimenti:

  1. In relazione a ciascuna frazione differenziata è previsto che “AET fornirà n. 5.000 mastelli da 25/30/40 l per il conferimento di tale frazione”, a prescindere che non appare congruo che a fronte di un numero stimato di circa 25.000 famiglie siano solo 5000 i mastelli sostituiti si chiede di sapere perchè tali contenitori non siano stati distribuiti e quando saranno resi disponibili.
  2. Analogamente in contratto “Si prevede la fornitura di n. 2.000 compostiere domestiche da 310 lt che saranno consegnate alle utenze su indicazione dell’Amministrazione Comunale”. Resta da giustificare perchè, dopo che precedenti forniture di circa 2500 compostiere non abbiano generato nessun progetto comunale di compostaggio domestico e che la grandissima parte delle compostiere sia andata in malora, il numero di compostiere previsto siaottimisticamente  almeno di cinque volte superiore a quello dei potenziali compostatori e, comunque,  perchè tali compostiere non siano state distribuite.
  3. Sempre in merito al compostaggio “AET si rende disponibile alla realizzazione di un impianto di autocompostaggio e compostaggio di comunità per la riduzione della frazione organica da conferire presso gli impianti di trattamento. L’impianto sarà realizzato presso un Centro di Raccolta presente sul territorio e debitamente autorizzato dall’Amministrazione Comunale” Si prega di chiarire quale è lo stato di avanzamento di questa opzione.
  4. Le isole ecologiche hanno un forte significato per ridurre gli abbandoni di rifiuti in strada da parte dei turisti e visitatori specialmente quando i centri di raccolta sono chiusi e se laloro disponibilità viene fortemente divulgata. Ho più volte raccomandato al Sindaco di ubicarle lungo le direttrici stradali verso Roma e così era previsto e concordato ma ora il capitolato parla di ubicazione nei centri di raccolta. Dopo un anno dove sono le due isole ecologiche “sorvegliate ed informatizzate”?   
  5. E’ stato notato che, di recente, a seguito di un temporale si sono creati in molte zone forti accumuli di aghi di pino che notoriamente costituiscono ostruzione delle caditoie stradali e che nella zona di Lavinio la ditta AET non è intervenuta a rimuoverli, anche se il relativo obbligo ad essa deriva dal contratto:”rimozione dei rifiuti mediante spazzamento manuale e/o meccanico delle vie, piazze, marciapiedi, scalinate, spazi pubblici o comunque soggetti ad uso pubblico parchi e giardini in particolare: rifiuti stagionali (fogliame, ramaglie, sabbia e simili) prodotti da cause climatiche naturali o da azioni umane conseguenti, in determinati periodi dell’anno”. Si chiede di conoscerne le ragioni.
  6. Viene notato che lungo alcune strade i marciapiedi sono resi impraticabili da erbacce ed arbusti, si chiede di conoscere perchè non vengano rimossi se il contratto lo prevede “AMBI.EN.TE provvederà ad effettuare il servizio di diserbo delle strade oggetto di spazzamento compreso lo sfalcio dell’erba e della vegetazione spontanea”.
  7. Il contratto prevede anche “la pulizia esterna dei chiusini, delle feritoie, delle caditoie stradali necessaria a mantenere la perfetta efficienza delle stesse”. Si chiede di conoscere se tale servizio viene svolto e con quali modalità.
  8. Viene evidenziato che in alcune zone cumuli di rifiuti permangono nel tempo, come nel caso del parcheggio della stazione di Lavinio, dove la periodicità di rimozione non è tale da impedirne l’accumulo. Si chiede di conoscere se le modalità previste siano rispettate per queste zone ed anche per quelle strade dei quartieri in cui si nota la presenza di rifiuti che vi permangono nel tempo, nonostante il contratto ne preveda la rimozione.
  9. La ditta AET prende impegno contrattuale per un’attività di divulgazione e di educazione ambientale massiccia di cui non si apprezza però l’implementazione per cui si chiede di conoscere quale sia lo stato di avanzamento di questo onere e perchè, per esempio, l’adempimento previsto con ”.. sarà stampato annualmente il calendario di raccolta e sarà recapitato agli utenti entro e non oltre il 15” non sia stato ottemperato.
  10. Un aspetto contrattuale riguarda la “tariffazione puntuale”, quella che permette di pagare in base ai rifiuti prodotti, che è sintetizzata nella clausola“AET si doterà di una “base station” in grado di controllare i conferimenti, comunicare con tutte le attrezzature del sistema mediante modem. È costituita da una postazione hardware pc dotata di apposito software adibito alla memorizzazione, gestione, elaborazione ed output di dati, appositamente progettata per interfacciarsi con tutte le attrezzature impiegate e ad essa collegate.” Si chiede di conoscere lo stato di avanzamento di questa pratica virtuosa, le relative modalità operative e quando l’utenza verrà coinvolta almeno a livello conoscitivo.
  11. In considerazione della forte inadempienza da parte dell’utenza a concorrere al finanziamento del servizio, riscontrata in passato, si chiede di conoscere  quale sia, alla data di piu recente rilevazione, la percentuale di utenti che non fanno fronte al versamento della TARI.
    Spero che ragioni di opportunità ed il  dovere di trasparenza producano una risposta sollecita ed esaustiva a questi che sono  alcuni dei quesiti riguardanti argomenti di interesse e che dovrebbero prevedere un coinvolgimento dei cittadini. Saluti ben distinti.
    Dr. Sergio Franchi