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La Capo d’Anzio aumenta i costi di ormeggio, lettera di protesta dei clienti

E’ stata inviata al Commissario Straordinario, alla Capo D’Anzio SpA, alla Regione Lazio, al Tenente di Vascello Nunzia Pezzella, all’Ufficio Demanio Marittimo Comune di Anzio, all’Ingegner Dell’Accio Walter una pec di Reclamo per le tariffe per ormeggio parcheggi e relative utenze per posti barca presso la Società Capo d’Anzio.
“Con la presente, i sottoscritti diportisti: tutti titolari di posti barca della Marina Capo d’Anzio, intendono rappresentare quanto segue. Nonostante il recente aumento delle tariffe di ormeggio applicate nel corrente anno 2022, la qualità dei servizi della Marina non è affatto migliorato, atteso che nessuna implementazione dei servizi risulta effettuata (bagni fatiscenti ed utilizzati dai fruitori della spiaggia con inaccessibiltà a portatori di handicap, aree di carico e scarico interdette da dissuasori bloccati con lucchetti, quadri elettrici per le imbarcazioni inadeguati ed insufficienti, posizione errata dei quadri elettrici in quanto i cavi elettrici attraversano la banchina rendendo pericoloso il transito pedonale, sporcizia in banchina e dissesto della pavimentazione).
Anzi il recente provvedimento con il quale si è deciso di riservare l’intera Via del Molo Pamphili a parcheggi assegnati ai diportisti ha reso, di fatto, impraticabile l’accesso alla medesima Via per la impossibilità di effettuare anche una breve fermata o una manovra di retromarcia e rendendola inaccessibile anche ai mezzi di soccorso dei VV.F. ed ambulanze.
Non solo, il provvedimento di divieto a far data dal 1 gennaio 2023, di carico e scarico all’interno della sbarra di accesso in Via del Molo Pamphili, anche nei confronti di coloro che risultano muniti di tagliando di disabilità, appare manifestazione illegittima per violazione di normativa sulla tutela dell’handicap. Dunque all’aumento delle tariffe si è accompagnata una vistosa contrazione significativa dei servizi. A ciò si aggiunge una tariffa richiesta per un posto auto annuale pari a € 1.220,00 (senza specificare se è ricompreso di IVA al 22% o meno), risulta assai onerosa e tale da rendere, sommata alla tariffa di ormeggio, un posto barca nella Marina di Capo d’Anzio più oneroso rispetto ad un altro equivalente del Marina di Nettuno, ove il livello di servizi è nettamente superiore.
Alla luce di quanto sopra, appare del tutto irragionevole ed ingiustificata la recente richiesta di pagamento forfettario di € 500,00 (senza specificare se è ricompreso di IVA al 22% o meno) per i consumi di elettricità e di acqua, senza alcun riferimento agli eventuali consumi effettivi riferita ad ogni imbarcazione, peraltro secondo importi molto più elevati per gli ormeggi della Darsena e Neroniana, occupati da barche a vela che, come è noto, producono un minor impatto ambientale e richiedono consumi minimi di acqua e ricarica elettrica.
Si evidenzia inoltre che nel primo contratto sottoscritto con la Capo d’Anzio, anno 2016 era previsto uno sconto del 20% da applicare alle tariffe di ormeggio per l’esecuzione delle opere finalizzate alla realizzazione del porto; di fatto le opere per la realizzazione del porto, come da progetto autorizzato e successiva inversione del cronoprogramma delle stesse, risultano ancora in corso, mentre lo sconto del 20% già dall’anno 2018 alla sottoscrizione del contratto è stato revocato.
In conclusione, alla luce di tutto quanto sopra esposto, il costo totale di un ormeggio nel Marina di Capo d’Anzio è ormai divenuto superiore, senza alcuna motivazione concreta e che di fatto che ne giustifichi l’aumento a quello della maggioranza delle Marine italiane, e ciò inevitabilmente obbligherà tanti diportisti, che da anni sono affezionati alle bellezze dalla città dl Anzio a scegliere soluzioni alternative”. Quindi i firmatari della pec, circa 15 persone, hanno annunciato che non rinnoveranno l’ormeggio per il 2023.
I costi sono aumentati esponenzialmente. Il posto auto è passato da 156 euro l’anno a 1220 euro l’anno. La Capo d’Anzio ha comunica ai clienti gli aumenti giustificandoli con “l’aumento esponenziale dei costi delle utenze energetiche, per cui l’Assemblea dei Soci del 06/10/0222 ha deliberato che si dovrà pagare il condominio per l’utilizzo di acqua e luce”.

 

Cordiali Saluti