Home Politica L’opposizione di Anzio: “Problema politico”, il Sindaco si racconta dalle elezioni

L’opposizione di Anzio: “Problema politico”, il Sindaco si racconta dalle elezioni

Cinzia Divona, appena subentrata, apre il consiglio comunale di Anzio per fare un discorso di apertura con cui conferma la sua adesione a questa maggioranza. “Il mio atto propositivo – ha spiegato – è esercitare l’ascolto e il confronto, in altre parole il dialogo. Prendo parte a questa assise con l’energia che mi contraddistinguono. Cittadini, amici, Sindaco, Presidente, sarò il consigliere di tutti non solo di chi mi ha votato, dedicherò le mie energie agli interessi della città”.
La Segretaria comunale ha quindi annunciato, in risposta a dei dubbi sollevati dalla consigliera del Pd Lina Giannino durante la precedente seduta, che è stata avviata la verifica connessa alle autocertificazioni rispetto alla compatibilità dei nuovi consiglieri comunali subentrati la scorsa settimana e sulla loro possibile incompatibilità. La Segretaria ha fatto presente che le verifiche sono in corso e che al momento non ci sono situazioni problematiche.
Quindi il consigliere Amato Tori ha chiesto all’assise di rispettare un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina.
Quindi ha preso la parola il consigliere Giorgio Buccolini.
“Durante il consiglio comunale della volta scorsa il Sindaco ha citato un documento che vorrei fosse distribuito a tutti per valutare le mie responsabilità. Per conto mio mi rivolgerò al mio avvocato. Io non ho iniziato a darle contro dopo il rifiuto, ma prima. Lei ha preso un accordo con me che è stato disatteso. Contesto il fatto che il Presidente dell’assise Cafà e Palomba che si sono presentati contro di noi, hanno degli incarichi. L’allontanamento di Alessandroni mai chiarito. Oggi la sostengono persone che stavano in opposizione e se ne sono andati Vasoli, Amaducci, Piccolo e Maranesi, non sono l’unico che si è allontanato”.
“Intendo procedere ad una dichiarazione del gruppo consiliare 5 stelle – ha esordito nel suo intervento il consigliere Rita Pollastrini – do il benvenuto ai nuovi colleghi, la nostra assenza nell’ultima seduta non era contro di loro ma voleva sottolineare la debolezza di questa maggioranza. Questa maggioranza ha perso 4800 voti, la forza politica ne esce devastata. Situazioni critiche ci sono, famiglie che spacciano, situazioni gravissime in periferia certificate dalla tv. Siamo stati tacciati di essere disturbati mentali dal precedente Sindaco e anche da Lei c’è stata sempre una minimizzazione degli eventi delittuosi. Di fronte alla presenza di una commissione d’accesso non si può parlare di Bandiera blu o bIlanci in ordine, si deve parlare della costituzione di parte civile nei futuri processi. Le responsabilità politiche ci sono, non si può fare finta di niente. Politici nominati e non indagati nelle intercettazioni se anche un solo consigliere si avvicina a queste persone il sistema è inevitabilmente compromesso. Ci rimettiamo al lavoro della commissione ma la situazione che si vive ogni a nostro avviso crea le condizioni per un passo indietro, per questo abbiamo proposto una mozione di sfiducia che non ha ottenuto le firme necessarie. Allo stato attuale fino a completa chiarezza io e il mio collega Guain interrompiamo il nostro lavoro nelle commissioni. Per il bene della città servono le dimissioni del Sindaco diamo buoni consigli perché non sappiamo dare il cattivo esempio, che lasciamo ad altri”.
Il consigliere Alessio Guain ha poi detto la sua: “Sindaco lei è stato assente alla Conferenza sulle mafie, questo fenomeno non lo ha proprio visto o ha deciso di voltarsi dall’altra parte?”. Guain ha poi citato le indagini sul territorio, dello sportello anti usura che sta presso l’ufficio commercio e non al settore sociale. Ad Anzio e Nettuno nessuna chiamata, mentre in altri comuni più chiamate. Non ci sono regolamenti sulla ludopatia, abbiamo chiesto valutazioni dei dipendenti anche in uffici a rischio, dipendenti con processi aperti, persone a rischio in settori in cui ci sono stati arresti, come all’anagrafe. Mancano i regolamenti comunque utili verso la legalità, come quello delle locazioni o del suolo pubblico. Regolamenti che sarebbero utili ad evitare favori personali. voto di scambio. Il fenomeno è sempre stato trascurato ad oggi bisogna dire che ad Anzio la mafia c’è e bisogna dirlo perché parlandone si può sconfiggere. Per questo chiediamo da subito di dare un segno chiaro di legalità, impegnandosi per i regolamenti e costituendosi parte civile nei processi, anche se ci fosse parte della sua maggioranza coinvolta”.
Il consigliere Lina Giannino del Pd “Durante il consiglio del 23 marzo abbiamo assistito alla surroga di sei consiglieri, ora come si pretenda di fare un consiglio normale non si riesce a capire. Sorvolo su chi se né andato per me per mero personalismo, mascherato da bene della città, hanno di fatto avuto l’effetto di rinforzare questa maggioranza. Se ne sono andati mentre la commissione cerca eventuali collegamenti con le mafie. Gli atti sono perfetti, ne siamo certi, la macchina amministrativa funziona bene è quella politica che lavora meno bene. Sono stata derisa per aver parlato di mafia, invece era ‘Ndrangheta, una politica che ha permesso a queste realtà di sporcare la politica che non ha resistito al canto della sirena del potere. Secondo me è arrivato il momento di arrendervi, di andarvene e chiedere anche scusa per non sporcare ancora il nome della città. Voi non avete isolato queste persone gli avete permesso di entrare, non sfiducio il sindaco ma tutta la maggioranza che ha ridotto le elezioni ad un pallottoliere su cui segnare i voti. Candidati a Sindaco che scavalcano il recinto perché conviene piuttosto che prendere schiaffi all’opposizione. Questi sono interessi privati e non pubblici, potremmo citare porto, biogas, periferie nel degrado. Una maggioranza che schernisce chi ha preso meno voti, il mare non è una tavola, è arrivato uno tsunami e ci ha travolto tutti. Oggi Sindaco lei non ha una maggioranza, ha 19 consiglieri qui ma usano i voti di chi si è schierato contro di lei. di fatto Lei è solo. Lasci la barca, è brutto morire cercando di difender l’indifendibile”.
“Siamo sconvolti dalle notizie di guerra – ha detto Anna Marracino – ma abbiamo dovuto seguire il dovere della nostra realtà cittadina. Gli ultimi fatti, l’intervento della Dda e la commissione d’accesso hanno messo in atto un’operazione di sradicamento delle mafie che sono ancora presenti. Noi non possiamo non sostenere la commissione d’accesso. Il problema della mafia ad Anzio è antico e dobbiamo tutti permettere che la Commissione deve arrivare ad un’operazione di verità. Si è cercato di far dimettere il Sindaco e poi il consiglio comunale, due missioni fallite, per evitare l’onta del commissariamento e quindi depotenziare di fatto il lavoro della commissione d’accesso. Contestualmente chi ha fatto questo, ha avviato una campagna elettorale per restaurare in modo gattopardesco il sistema di potere. Io sono qui a difendere il consiglio comunale, il garantismo per Italia Viva e per me è parte integrante dei miei valori e non a fasi alterne secondo convenienza. Se la giustizia dimostrerà che l’Amministrazione è colpevole ben venga il commissariamento, se invece come mi auguro non è così, è giusto che prosegua il suo mandato. La nostra azione in consiglio comunale, dall’opposizione, è sempre stata propositiva con azioni di denuncia e di proposta proprio in direzione di un cambiamento in rottura con un passato ambiguo. Noi abbiamo sempre agito contro l’opacità dell’azione amministrativa. Riteniamo giusti i controlli e giusto continuare il nostro lavoro in consiglio comunale”.
“Credo anche io sia inevitabile una valutazione politica sulla fase che la città sta vivendo – ha detto il consigliere Luca Brignone – da un lato c’è la magistratura, dall’altra al commissione d’accesso. A noi non compete la rilevanza penale a noi compete la questione politica che non è una valutazione dell’operato. Una valutazione di efficenza. gli affrontiamo il tema del prerequisito per poter svolgere il nostro mandato serenamente. Discutiamo della possibilità che organizzazioni di tipo mafioso si siano infiltrati nell’economia cittadina e nell’Amministrazione comunale. Esistono nelle intercettazioni intere sezioni dedicate al rapporto tra questi clan e i consiglieri e assessori comunali. Tutto ciò sarà oggetto di rilevazioni approfondite, la commissione verificherà il condizionamento ma delle responsabilità politiche ci sono fin da ora. Sugli appalti e gli atti dell’Amministrazione che coinvolgono anche l’opposizione. Quando vedevamo procedure dubbie abbiamo segnalato, ma non siamo investigatori. Quelle che ritengo delle responsabilità politiche riguardano la presenza dei clan, che è nota da tempo, persone che controllano piazze di spaccio, non ci siamo mai costituiti parte civile nei vari processi, raramente presenti ai confronti. L’operazione Tritone non è un fulmine a ciel sereno, ci sono stati spari, auto a fuoco, proiettili e chi lo faceva presente ara tacciato di essere un disturbato mentale. Da qui emerge che persone di maggioranza intrattenevano rapporti con queste persone. o lo sapevate e avete scelto di essere vicini, e questo sarebbe grave, o non lo sapevate e questo vuol dire che non conoscete il territorio. Qui non si parla di singole persone che uno può non conoscere, ma di interi gruppi. A mio avviso non si può andare avanti con l’ordinaria Amministrazione e quindi faremo noi un passo indietro e non prenderemo parte ai lavori delle commissioni”.
Quindi è stata la volta della replica del Sindaco di Anzio Candido De Angelis.
“Ringrazio l’opposizione per la pacatezza e la precisione degli interventi. In questi giorni che speravo di non dover mai vivere, ho sentito molto di peggio. Rispondo al consigliere Buccolini, prendo atto di quello cheti dice, non sono d’accordo sul programma ma su questo ci confronteremo. I nostri rapporti sono al di la del politico. Sono due anni che vengo dileggiato sui social, ho un’età e le spalle larghe, ci cono le famiglie c’è tutto. Tutto quello che è successo sui social ha inciso anche sui toni, mi scuso, si sa che sono politicamente scorretto. L’ultima volta ho alzato i toni, sono amministrativamente correttissimo, anche se ho l’impressione che in questo mondo fatto più di forma che di sostanza sia meglio il contrario. C’è chi si è scandalizzato sulla parola sumaro, asino, una parola che nella nostra vita abbiamo sentito sempre. I professori a chi era testardo o non arrivava era asino. Non è mai stata una parola particolarmente insultante. Asino e asinello anche simbolo politico in America e in Italia, ci sono il bue e l’asinello o l’asino scettico… io l’ho anziatizzato, potevo dire incompetenti ho detto somari. Chiedo comunque scusa, sto nella mia fine, non lo farò comunque più. Cara Rita, facciamo un ragionamento lungo. Lina ascolta. Abbiamo vissuto i 5 anni precedenti alla mia Amministrazione con situazioni abbastanza estreme. Prima dell’infarto mi era stato chiesto di appoggiare altre situazioni. L’unico paletto era non appoggiare il Pd per la mia storia politica. Nel 2017 mi fu proposto di ricandidarmi perché attraverso di me il centrodestra poteva riunirsi e combattere i 5 stelle che all’epoca erano vincenti. Avevano vinto a Nettuno, chi non ricorda la mia battuta fatta al Sindaco Casto che disse appena eletto next stop Anzio. Mi fu chiesto di ricandidarmi, a casa non volevano anche per la salute, anche i miei amici stretti hanno insistito e io chiesi una cosa. Mi preoccupavo del consenso che è una cosa importante. Anzio è una città come tutte el altre, una città libera. Chiamai tramite un amico parlamentare uno studio per i sondaggi politici. A 45 giorni dal voto. Feci il sondaggio personale e non politico. Mi chiedevo se potevo avere un consenso dopo 5 anni all’opposizione. Feci un sondaggio su di me e sui miei avversari politici. Dopo 25 giorni mi chiamarono e mi disse che io avevo la maggioranza. Fotografò il risultato che poi si è verificato. Chiamai Roberta Cafà per dirle che stava bassa nei voti, chiamai un amico stretto, siamo stati sempre vicini, riflettiamo sulla campagna elettorale.  Ho chiamato persone con cui avevo vicinanza personale. Quello che ho detto sempre a tutti e nessuno lo può contestare: ho detto non fate cambiali che non si possono pagare. Non si devono fare errori perché poi l’Amministrazione va in una certa strada. Così parte la mia candidatura. Cara Rita accetto il tuo ragionamento, quello di Brignone. A posteriori ragionamenti condivisibili. Io minimizzavo perché ero e sono convinto della mia amministrazione. Leggevo delle telefonate di D’Alema e condivido, che la superficialità non è reato. Il problema politico rimane, possiamo essere accusati di superficialità, di sottovalutazione, sono d’accordo. Il problema politico rimane. Situazioni che non avrei mai pensato di dover affrontare. Io ho richiesto diversi due tre comitati per l’Ordine e la sicurezza, dove effettivamente mi è stato etto eh il problema di Anzio non è Anzio 2 o lo Zodiaco ma sono altri, e io su questo, se c’è una colpa la pagherò, però ero e resto convinto degli atti dell’Amministrazione, che non ci sono state infiltrazioni di una malavita organizzata che so essere presente sul territorio. Mi viene imputato addirittura del 2003 quando vinsi con il 70% dell’80% dei votanti. Già allora ero appoggiato dal clan, perché il suocero di un Gallace abitante in Sacida aveva una pescheria a Roma e si riforniva da me e dice in un’intercettazione che votano tutti per me. E’ chiaro che viviamo in una città in cui al bar si incontrano tutti, ma siamo tutti persone che lavorano, che hanno un rispetto atavico per le istituzioni e il consiglio comunale. Dobbiamo analizzare quello che è successo, da oggi cambia l’accesso alla politica. Fare politica è difficilissimo, non bastano più gli atti. Abbiamo un bilancio perfetto, abbiamo fatto e faremo fino a che sarà possibile decine di milioni di opere. Abbiamo un disegno di città, Lina non puoi dire di no… è chiaro che non si arriva, la città è cresciuta le situazioni sono critiche, ma non abbiamo fatto solo asfalto. Quello che ci è capitato nel mezzo è di una gravità enorme, intanto stiamo facendo il Paradiso sul mare, stiamo lavorando alla concessione 50ennale dell’ospedale militare, abbiamo messo a posto il Porto. Dove sono state le contestazioni? Quelle del consigliere Brignone sono state respinte dall’Anac. Di commissione trasparenza in 4 anni ne sono state fatte due. Discusse sono state l’affidamento della piscina, che era distrutta ed è stata rimessa. nuovo. Non era neanche agibile. Ha speso 5 milioni. E l’altra sul Porto, dove il lavoro svolto è incontestabile. Altre contestazioni non le ricordo. Siamo sicuri di tutti gli atti prodotti in tre anni. Se poi qualcosa a qualcuno è sfuggito lo sapremo. Se il nostro essere tranquilli non serve o non basta ce lo diranno. Stiamo collaborando al massimo con la commissione, con quello che richiede nei tempi che richiede, anche con grande sforzo degli uffici. Siamo convinti che questa Commissione sia utile, la scelta del Prefetto di capire se questa Amministrazione è infiltrata, è giusta, noi siamo sicuri che questo lavoro sia utile per una città che deve mettere un punto a certe tematiche di cui si parla da vent’anni. Luca tutti gli atti che hai citato non riguardano questa Amministrazione. Il problema politico resta. Quattro consiglieri già fuori dalla maggioranza dopo non aver votato il Bilancio è chiaro che si ha un altro progetto politico, assolutamente legittimo. Con la Cafà e Palomba ci ho parlato il giorno dopo le elezioni, anche in campagna elettorale non c’è stata durezza. Ricordo a tutti che la Cafà e Palomba non hanno mai votato contro questa Amministrazione, la Marracino poneva 4 punti, ci abbiamo lavorato e si è trovata con noi. Capisco che si fa opposizione a prescindere e questo mi ha portato a perdere consiglieri di maggioranza. Ci vogliamo ricordare il problema Puccini, il problema rifiuti? Su questi punti tutti d’accordo. Oggi con la Aet siamo soddisfatti, la differenziata è aumentata di circa 10 punti. Mi viene un po da ridere Lina, il Pd  sta al governo lItalia senza mai vincere neanche un’elezione, mentre Zingaretti governa in regione con l’accordo dei 5 stelle che spergiurava non avrebbe mai cercato. Caro Guain il tuo intervento l’ho capito poco, poi lo vediamo insieme, la question usura non mi risulta seria, io faccio il commerciante, sui Regolamenti lavorateci e portateli a casa, ma non c’è mai stato da parte del consiglio uno stop. Non si governa con i regolamenti, con i soldi, con gli atti… non sono un segnale della efficenza di un’Amministrazione e della correttezza Amministrativa. E’ un modo dei 5 stelle di governare, c’è chi non li trova agili ma non solo assolutista. Ma non esiste l’equazione niente regolamento inefficaci o alimentiamo la criminalità. Se ho scordato qualcosa perdonatemi non penso di avervi soddisfatto ma penso di aver risposto”.
“Io credo che questo consiglio comunale sia importante, non ci togliete al parola – ha detto Lina Giannino – l’asino mi è simpatico e non mi sono offesa, ricordo però che il sumaro scalcia e morde. Io preferisco essere sumaro che pecora. ha detto che chi non vota il bilancio esce dalla maggioranza e chi lo vota? Ci entra?”. La Giannino si è quindi rivolta al consigliere Marracino dicendo che da sempre, dal primo minuto è stata in maggioranza. Alle rimostranze della Cafà sull’argomento la Giannino ha poi insistito. “Non può stare seduta in opposizione se sta in maggioranza. Per la questione poi che il Pd non ha voti. State sempre a puntare il dito sul Pd ma il Sindaco li ha aiutati mandando a votare con 300 tessere un vecchio segretario”. Il Sindaco ha poi smentito di essere mai intervenuto nelle primarie del Pd. “Mai, mai mai”. “Non sono soddisfatta delle risposte del Sindaco – ha detto la Pollastrini – perché non è mai entrato del merito, continua a parlare di buona amministrazione ma non ha a che vedere con il fatto che nella sua maggioranza ci sono persone he sono coinvolte nelle intercettazione, lei neanche oggi ha condannato le parole di queste persone. In giunta o ex giunta persone che andavano a parlare degli appalti pubblici questo è grave politicamente. Non ha risposto a nessuna delle contestazioni. Per l’addio alle commissioni ho sentito bisbigliii noi siamo stati sempre presenti, abbiamo anche votato cose che ritenevamo giuste, ma oggi la città non ha avuto le risposte che chiedeva”. Insoddisfatto anche Guain. “Volevo portare qui una riflessione sulla mafia, qui attecchisce perché c’è un clima che non li ostacola. I regolamenti non risolvono il problema, ma lo riduce, con vincoli precisi. Molti regolamenti sono passati di qua e di la senza mai arrivare a dama”. “Anche io non sono soddisfatto – ha detto Brignone – ho notato difesa personale anche legittima e ne ho apprezzato i toni, ma è responsabile anche di tutta la maggioranza”.
“Prima che ve ne andate – ha poi consulto il Sindaco – pensavo di avervi risposto. Se la Commissione d’accesso avesse considerato subito di doverci scioglier gli atti non li avrebbe chiesti. Io non è che difendo me stesso ma la mia amministrazione, non so che accade fuori dal comune o quello che si dice, di quello che si dice non c’è riscontro negli atti. Siamo stati superficiali su qualche dichiarazione. Lo pagheremo sicuramente. Abbiamo peccato di superficialità ma di riscontri negli atti, rispetto alle chiacchiere non ce ne sono. La commissione d’accesso c’è un giudizio dovrà arrivare dal Prefetto e dal consiglio dei Ministri dovrà arrivare. Con un’amarezza enorme, quasi sconfortati, la sento sulla mia pelle, mi chiedo dove ho sbagliato. Si sta vivendo un dramma chi è in giunta e un consiglio. Siamo consapevoli di aver fatto il nostro dovere, se abbiamo sbagliato pagheremo. Mi dispiace che non mi hai compreso – ha concluso il Sindaco rivolto alla Pollastrini – e mi dispiace che ve ne andate”. La consigliera del Pd Lina Giannino non segue ili esto dell’opposizione e resta in aula perché – ha spiegato – il consiglio non si può lasciare senza opposizione e in mano alla maggioranza.