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La Rubrica del Dottor Mauro: Terza dose per anziani e fragili, importanza ed effetti

EDITORIALE DI APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO A CURA DEL
Dottor Gaetano Mauro
Direttore della Farmacia Cinque Miglia ad Anzio e docente a contratto di Farmacologia presso L’Università di Tor Vergata laurea in Infermieristica sedi:  S. Eugenio Roma e Fondazione Santa Lucia I.R.C.C.S.
TERZA DOSE COVID-19 PER ANZIANI E FRAGILI: IMPORTANZA ED EFFETTI COLLATERALI
Buongiorno Dottor Mauro, ormai è chiaro a tutti che si assiste ad un aumento dei contagi da covid-19, cosa ne pensa?
Purtroppo, è vero e lo posso constatare quotidianamente nella mia attività professionale. Dapprima nell’est dell’Europa, complice il basso tasso di vaccinazione, poi nei paesi europei ed ora in Italia, i casi aumentano ed i nuovi casi non sono solo relativi a pazienti non vaccinati.
Questa non è una buona notizia ci sta dicendo che si ammalano anche i pazienti vaccinati?
Purtroppo stiamo assistendo anche a casi di pazienti vaccinati, oltre alla maggioranza dei casi che riguarda pazienti non vaccinati. Ma tutto ciò non deve sorprenderci in quanto la vaccinazione difende nei confronti delle nuove varianti dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione, ma non in tutti i casi ci riesce a difendere dall’infezione.
Come possiamo affrontare questa nuova problematica?
Innanzitutto non dobbiamo spaventarci, proprio oggi il Ministro della Salute ha ribadito l’importanza di effettuare un richiamo (terza dose del vaccino a m-RNA Pfizer) per tutti gli ultrasessantenni ed i soggetti fragili che hanno completato il ciclo vaccinale almeno sei mesi fa. Ed è questo il nodo, l’immunità si è visto che man mano decresce e dopo i sei mesi può non essere sufficiente a garantire la copertura dall’infezione. I pazienti anziani, in particolar modo, hanno una risposta immunitaria più debole dei giovani adulti e molti di loro hanno completato il ciclo di vaccinazione nei primi mesi del 2021.
Va bene dottore, ma cosa ci può dire degli effetti collaterali, cosa si rischia?
Non si rischia nulla, i pazienti che si sono già vaccinati e non hanno avuto effetti collaterali pericolosi devono stare tranquilli e farsi il richiamo il prima possibile. Un recente studio effettuato in Israele, paese che ha già da tempo cominciato con le terze dosi, ha potuto constatare che gli effetti indesiderati della terza dose (per esempio il senso di spossatezza, quindi si parla di effetti non pericolosi e del tutto transitori) sono presenti in 86 persone su un milione di somministrazioni, contro 271 casi della seconda dose e 251 della prima, riguardo al dolore nella sede di inoculo si parla di una situazione simile, ovvero la terza dose è molto più tollerata della seconda e della prima dose (fonte ANSA). Io personalmente, in qualità di sanitario, mi sono fatto inoculare il richiamo e non ho avuto alcun effetto indesiderato.