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La rubrica del Dottor Mauro: Fa freddo? Controlla la tua pressione sanguigna

EDITORIALE DI APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO A CURA del Dott. Gaetano Mauro  Direttore della Farmacia Cinque Miglia ad Anzio e Professore a contratto di Farmacologia presso L’Università di Tor Vergata Laurea in Infermieristica
FA FREDDO? CONTROLLA LA TUA PRESSIONE SANGUIGNA
Salve Dottore, tra le numerose domande che ci sono pervenute in redazione oggi volevamo riportarle una problematica di una lettrice che sta lamentando sbalzi pressori in concomitanza a queste ultime giornate di freddo.
Nulla di preoccupante, l’aumento della pressione all’abbassarsi della temperatura è un fenomeno noto e studiato da molti anni. Il fenomeno è causato dal restringimento dei vasi per effetto della bassa temperatura (meccanismo fisiologico e necessario al mantenimento della regolazione termica dell’organismo).  La pressione arteriosa quindi aumenta per aumento delle resistenze periferiche e ciò è più evidente nei soggetti in trattamento antiipertensivo o borderline. Il fenomeno può essere meno evidente se ci si copre bene nelle giornate più fredde.
Questo fenomeno è reversibile?
Certamente e, anzi, avviene il fenomeno contrario con i primi caldi. Il caldo determina una vasodilatazione arteriosa con abbassamento della pressione. Queste oscillazioni in aumento, o in diminuzione, possono essere dell’ordine di 10 mmHg.
Grazie dottore, una domanda, questi sbalzi possono essere pericolosi? Come ci si deve comportare?
Gli sbalzi pressori al cambio di stagione sono, purtroppo, quasi inevitabili, di inverno può essere utile coprirsi bene nelle giornate più fredde al fine di limitare il fenomeno, per quanto riguarda la stagione estiva può essere utile idratarsi bene al fine di compensare il fenomeno della vasodilatazione con una buona idratazione. Il problema sorge per i soggetti che hanno una tendenza alla pressione alta o, peggio, per i soggetti in trattamento. In particolar modo, per coloro che assumono terapie antiipertensive il consiglio è l’attento monitoraggio della pressione ai cambi di stagione e, se necessario, la rimodulazione della terapia antiipertensiva, più leggera durante l’estate e più forte durante l’inverno. Ovviamente la rimodulazione della terapia deve essere necessariamente effettuata dal medico di famiglia o dal medico specialista.