Home Attualità Transumanza della Ricalata 2021, quest’anno la prima rievocazione

Transumanza della Ricalata 2021, quest’anno la prima rievocazione

“Spiegare cosa è la transumanza non è semplice in poche righe, perché si tratta di una tradizione antichissima la cui storia e rilevanza non sono riassumibili in un testo breve. Per essere comprese a fondo, in tutta la sua più pura natura, la transumanza dovrebbe essere vissuta in prima persona, un misto di emozioni  per una tradizione da non dimenticare, di chi, ogni anno rinnova gli aspetti rituali della migrazione stagionale delle greggi. La transumanza, il movimento stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie. Ogni anno in primavera e in autunno, migliaia di animali sono guidati, dall’alba al tramonto, da gruppi di pastori lungo percorsi costanti tra due regioni geografiche e climatiche. La transumanza modella le relazioni tra persone, animali ed ecosistemi. Implica rituali e pratiche sociali condivisi. La  primavera e l’autunno segnano l’inizio e la fine della transumanza.
Quello che abbiamo fatto noi e cercare di rievocare questa antica tradizione con la Transumanza della ricalata, cioè quella che si svolgeva alla fine dell’estate, dove le greggi venivano riportate a valle per trascorrere l’inverno in un clima più mite. Per questo siamo partiti dalla piazza di Vallepietra il giorno 27 agosto dopo un bel discorso nei nostri confronti del sindaco Flavio De Santis alla presenza di tutte le autorità del loco ed un folto pubblico. Abbiamo cercato di ripercorrere il più possibile l’antico tratturo, costeggiando corsi d’acqua, salendo su mulattiere e dormendo all’aperto su Monte Scalambra. Il giorno successivo si scende direzione Paliano, godiamo di panorami indescrivibili, ci immergiamo in sentieri lungo le campagne direzione Artena dove ci accolgono nella loro azienda Claudio e Annamaria Perica ci mettono a nostro agio e ci raccontano aneddoti della loro infanzia, dicono che il percorso che abbiamo fatto, realmente era la strada della Transumanza, dalla loro azienda si vede la strada dove passavano interminabili file greggi, loro, ancora piccoli rimanevano ad osservare per ore. Si fa festa fino a tardi per poi dormire all’aperto nelle tende.
Ultimo giorno si riparte direzione Giulianello lungo strade di campagna, per immettersi sulla via Francigena, questa ci regala gusti e odori fuori dal normale, possiamo mangiare fichi, uva, more e mandorle. Il gioco però si fa duro per il gran caldo, ci fermiamo al Filetto, Cisterna di Latina, dove ci offre ombra delle piante. Ci riposiamo per un ora e via direzione Campoverde, sentiamo odore di casa e questo ci ricarica, passaggio al Fosso dei Caronti e Carlo Perica ci apre il cancello della sua azienda con un arrivo emozionate  presso la sua abitazione. Anche qui una gran festa, tanti racconti e un arrivederci al prossimo anno.
Un grazie a tutti i camminatori, Annarita, Simona, Alessia, Noemi, Elisa, Serena, Robertino, Simone, Andrea e Ivano. Un grazie particolare ai ragazzi che ci hanno aiutato in questa avventura, ARMADO, STEFANO, GIOVANNA e l’inossidabile TOTO”.
I TRANSUMANTI