Home Politica L’assessore di Anzio Salsedo: “Abbiamo incrementato i trasporti pubblici”

L’assessore di Anzio Salsedo: “Abbiamo incrementato i trasporti pubblici”

L’assessore alle attività produttive, spettacolo e turismo del Comune di Anzio Valentina Salsedo interviene sulle criticità causate dall’emergenza sanitaria

L'assessore Valentina Salsedo

L’assessore alle attività produttive, spettacolo e turismo del Comune di Anzio Valentina Salsedo interviene sulle criticità causate dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus e spiega i provvedimenti che sono stati presi.
Abbiamo incontrato l’assessore all’attività produttive Valentina Salsedo, e considerando il periodo emergenziale che stiamo vivendo, con le varie misure restrittive intraprese dal governo, le abbiamo chiesto quali sono i provvedimenti che l’ufficio alle attività produttive ha messo in atto per contrastare la crisi inevitabile del settore sottoposto a limitazioni di orario.
“Secondo noi il problema del sovraffollamento riguarda proprio i trasporti – ha detto la Salsedo – quando le persone devono andare a lavorare o a scuola, soprattutto la mattina alle 8 e non alle 18. Per questo motivo noi abbiamo pensato di intensificare il trasporto pubblico locale. Abbiamo fatto dei progetti, presentati alla Regione Lazio, che sono stati accolti, e abbiamo portato nelle casse comunali 200.000 euro, che serviranno per rinforzare il trasporto pubblico locale nel nostro comune per quanto riguarda gli orari scolastici, in modo di salvaguardare i nostri ragazzi e le loro famiglie, e magari scendere dall’80% di capienza dei mezzi al 50%. Inoltre ripristineremo la linea verso Latina, che collegherà il nostro Comune con l’Agrario di Latina e con l’Università. Questo è il grande lavoro che sta facendo il nostro ufficio alle attività produttive”.
Per quanto riguarda i provvedimenti a livello nazionale abbiamo chiesto all’assessore se effettivamente, l’efficacia dei suddetti provvedimenti sia la stessa che ci può essere tra i grandi comuni come Roma con molti abitanti e o maggiore rispetto a realtà più piccole come Anzio.
“Assolutamente non è la stessa situazione, bisognava gestire in maniera diversa questa cosa, noi alle 18 di pomeriggio ad Anzio (così come in tutti gli altri paesi con queste caratteristiche) non abbiamo nessun sovraffollamento, non è un dpcm adeguato per tutta la nazione. Chiudere alle 18 bar pub e pizzerie ad Anzio per quale motivo? Una volta adeguati alle normative perché chiuderli? Si rischia di distruggere l’intero settore delle attività produttive mentre a livello locale questa esigenza non sembra esserci”.