Home Cronaca Caso covid all’Innocenzo XXII, nessuno avverte gli insegnanti: la denuncia

Caso covid all’Innocenzo XXII, nessuno avverte gli insegnanti: la denuncia

Arriva da un'insegnante del Liceo Innocenzo XII di Anzio la testimonianza di come ha vissuto il contatto con uno studente positivo al Covid e di come la vicenda

Arriva da un’insegnante del Liceo Innocenzo XII di Anzio la testimonianza di come ha vissuto il contatto con uno studente positivo al Covid e di come la vicenda sia stata trattata dalla scuola. La lettera è stata inviata alla stampa, ma anche al Comune di Anzio e ai Carabinieri.
“In data odierna 29 settembre 2020 la sottoscritta Benedetta Nasti, docente di Lingua e letteratura spagnola presso il Liceo Innocenzo XII di Anzio, Via Ardeatina 87, apprende solo dai social che la mia classe IV B linguistico dove insegno, è stata messa in quarantena causa alunno trovato positivo al COVID-19.
E’ di difficile comprensione come la Dirigenza e tutti i collaboratori, nonché il Responsabile Covid della scuola, individuato nella persona della Prof.ssa Mosticone, non abbiano con qualsiasi mezzo comunicato tale grave situazione alla sottoscritta. Alle ore 20.30 dopo aver comunicato per le vie brevi con alcuni colleghi, nessuno ha avuto disposizioni in merito all’eventuale presenza domani mattina.
Si sottolinea che la sottoscritta è stata in contatto diretto con la classe messa in quarantena il giorno 24 settembre 2020. Vi è una totale mancanza di comunicazione e superficialità nel non informarmi direttamente e tempestivamente su tutta la questione.
Ritenendomi una persona con spiccato senso civico, oltre a denunciare l’increscioso episodio, mi pongo in autoisolamento volontario affinché le persone preposte mi diano indicazioni per la giornata di domani.
Pertanto informo la scuola, l’autorità giudiziaria e i giornali che il Liceo Innocenzo XII sembra non curarsi dell’incolumità dei propri docenti e della propria comunità in netta contrapposizione con gli scritti sul sito della scuola a firma della Dirigente che non è presente in sede da giorni or sono.
Pur riscontrando la singolarità del periodo emergenziale e i protocolli da rispettare non è ammissibile la TOTALE MANCANZA DI COMUNICAZIONE TEMPESTIVA, nonché di buon senso quando in gioco c’è la salute pubblica”.
Professoressa Benedetta Nasti