Home Politica Si risolve la crisi ad Anzio, Fratelli d’Italia vuole cambiare capogruppo

Si risolve la crisi ad Anzio, Fratelli d’Italia vuole cambiare capogruppo

E’ in via di risoluzione la crisi politica di Anzio, dopo l’assenza di massa di 8 consiglieri di maggioranza nell’ultimo consiglio comunale. A tenere la maggioranza in assise e a votare provvedimenti importantissimi per i cittadini, dopo l’emergenza coronavirus, i consiglieri di opposizione, che hanno dimostrato senso di responsabilità ma anche dato una boccia d’ossigeno ad un centrodestra arrivato appeso ad un filo al primo appuntamento politico di rilievo. Le tensioni si sono accumulate durate il periodo di quarantena ed il confronto non è servito ad evitare la pessima figura nella pubblica assise. Ma già nelle ore successive al consiglio il fronte degli 8, che chiedeva una maggiore condivisione e una verifica politica, ma sottolineavano anche “la mancanza di rispetto e considerazione sia personale che politica”, si è spaccato. In molti hanno fatto marcia indietro anche a fronte della reazione del Primo cittadino, che dopo l’affronto che lo ha costretto. chiedere l’aiuto delle opposizioni, ha chiuso le porte ad una verifica e parlato “di ricomposizione della Giunta e della maggioranza”. Nel mirino del Sindaco anche le assenze in consiglio comunale degli assessori Valentina Salsedo e Laura Nolfi. Il Sindaco ha avuto un lungo confronto con i suoi assessori e alcuni consiglieri e la situazione sembra rientrata, anche se permangono i malumori legati a quanto avvenuto. La situazione più testa resta in Fratelli d’Italia, in cui il gruppo chiede di cambiare capogruppo e sostituire il consigliere Davide Gatti (firmatario del documento degli 8 ma presente in consiglio comunale) con il consigliere Silani, che nei giorni scorsi è stato protagonista di un brusco scontro con il Primo cittadino. Richiesta che non sembra essere gradita dal gruppo della Lega. Ad aprire il tavolo della crisi, lo ricordiamo, la posizione dominante della Lega nella divisione delle deleghe e la nomina del Cda della Capo d’Anzio non concordata con la coalizione.