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Alicandri: “Colpiti da nemico insidioso, torniamo agli ideali della Liberazione”

Questo 25 Aprile, per la prima volta, non ci vedrà uniti nelle piazze e nelle strade delle nostre città per ricordare e festeggiare l’Anniversario della Liberazione.
Questo però ci deve spingere ad essere più uniti: l’Italia sta attraversando una crisi mai accaduta prima, di cui subiremo gli effetti per mesi o anni. Siamo chiamati tutti a uno sforzo per risollevare il nostro Paese e l’Europa intera, ugualmente colpita da un nemico invisibile e per questo ancor più insidioso.
E dispiace e addolora sentire invece le grida di chi vuole dividere e ingannare, di chi continua a dire tutto e il contrario di tutto pur di ottenere un effimero consenso elettorale basato sulla paura e sulla sfiducia. In questo momento in cui tutti siamo stati colpiti dalle conseguenze della necessaria quarantena, è assurdo e persino criminale mentire alle persone distorcendo la realtà o proponendo soluzioni irreali e inapplicabili. La verità è più forte di qualsiasi propaganda, la nostra volontà è più forte di qualsiasi tentativo di strumentalizzazione.
In questo 25 Aprile 2020 dobbiamo tornare agli ideali della Liberazione, dobbiamo abbracciare le Istituzioni Democratiche che sono nate proprio da quei valori. Il 25 Aprile del ’45 è stato il primo mattone della costruzione di una nuova Italia, un Paese risorto dalle macerie a cui l’aveva condotto il fascismo e che scopriva una voglia di libertà e di democrazia come mai si era sentito prima.
La Liberazione ha gettato le basi della Repubblica, e dalla Repubblica è nata la Costituzione: c’è un unico filo storico, politico e sociale che lega questi tre elementi, questi passaggi dalle ceneri della dittatura alla luce della democrazia. L’esperienza della Liberazione è diventata volontà di Repubblica, e la Repubblica ha riversato i propri valori nella Costituzione. L’Anniversario della Liberazione è una festa di tutti perché è una festa dell’Italia e degli Italiani: non avremmo mai avuto la libertà di parola e di opinione, i diritti civili, la libera impresa, la tutela dei più deboli e degli svantaggiati se non avessimo vissuto la Liberazione, una sollevazione di un intero popolo contro un invasore e contro la tirannia complice che ne favoriva l’oppressione.
Grazie alle istituzioni democratiche è arrivato il boom economico e il benessere diffuso, e sempre attraverso la democrazia abbiamo deciso con i nostri amici Europei di costruire un continente unico che si basasse sugli stessi principi che affermavano le democrazie nelle singole nazioni.
Certo, l’Unione Europea è ancora imperfetta, ma questa è l’Europa che noi abbiamo costruito e questa è l’Europa che noi potremo e dovremo migliorare, crescendo come una forza unica capace di affrontare con peso maggiore tutte le sfide che ci attendono nel futuro.
Il benessere che i nostri nonni e i nostri genitori hanno costruito tornerà grazie agli strumenti che l’Italia metterà in atto, a vantaggio di tutti i cittadini, di ogni professione e categoria. Certo, non sarà facile; probabilmente non sarà neanche immediato; ma il nostro popolo ha già dimostrato di saper compiere grandi imprese e anche in questa circostanza tireremo fuori le virtù di operosità e ingegno che rendono l’Italia grande nel mondo.
Auguro a tutti un felice Anniversario della Liberazione: questo 25 Aprile sia l’inizio di una ripartenza, di una nuova crescita del nostro Paese.

Roberto Alicandri
Consigliere Comunale PD Nettuno